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Arco di Trevi

    La costruzione dell'Arco di Trevi si può far risalire al periodo preromano o agli inizi dell'età repubblicana, (III - IV sec. a.C ), situato al confine fra i territori degli Equi e degli Ernici al limite del territorio del comune di Guarcino, costruito con grossi blocchi di calcare compatto di forma trapezoidale e dimensione media di 120x90x70, messi ad incastro e senza malta, alto 6 metri e largo quasi 4.

    Nel 1492 Leonardo Bruni, detto l'Aretino, lo citò nella sua "Aquila volante" come importante monumento da salvaguardare e restaurare; nel 1987 ha subito un piccolo intervento di recupero e messa in sicurezza e riconsegnato al suo originario splendore.
    E' un monumento di grande valore storico-archeologico, varie le ipotesi sulla sua funzione; insigni studiosi tra i quali il Pierantoni e il Caraffa hanno dissertato ritenendolo resto di un acquedotto romano, ma ipotesi più recenti lo considerano un punto di transito, una dogana romana, soprattutto in considerazione della sua posizione geografica di confine e di passaggio di bestiame transumante.
    Per raggiungere lo splendido Arco, da Trevi si può percorrere il sentiero 692 C della rete sentieristica del Parco dei Monti Simbruini, oppure percorrendo la strada statale SS 411 all'altezza del Km 39,500 da Guarcino direzione Altipiani di Arcinazzo.

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