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Filettino

    Circondato dalle più alte vette del Lazio (Monte Viglio, Monte Cotento e Monte Tarino), Filettino con i suoi 1062 metri sul livello del mare, è uno dei centri della regione con maggiore altitudine. L’abitato sorge su di uno sperone di roccia calcarea inserito in una complessa morfologia del territorio, costituita da ripidi pendici che si alternano a vallette, altipiani e profonde gole in cui l’Aniene comincia il suo corso. Anche il paese rispecchia una molteplicità di aspetti, con l’originario nucleo prettamente medievale, le caratteristiche gradinate che cingono l’antico centro storico, i vicoli, gli archi, i portali d’ingresso delle case, le chiese. La vicina località sciistica di Campo Staffi, a 1850 metri di altitudine, ne fa un centro assai frequentato in inverno.

    Le origini del paese sembrano risalire al IV secolo d.C., quando la campagna romana divenne teatro di sanguinose guerre e molte popolazioni di quei luoghi si rifugiarono sulle montagne più vicine a Roma, comprese quelle di Filettino. Fu proprio sul Monte Cotento che vennero costruite le prime abitazioni, poste l’una dietro l’altra a causa dell’esiguità dello spazio a disposizione. Un criterio, questo, cui si fa risalire la stessa etimologia del nome del paese. Il nome di Filettino compare ufficialmente per la prima volta nell’atto con il quale papa Niccolò II, durante il suo pontificato, sopprimeva l’antico vescovado di Trevi per unire la stessa Trevi, e gli altri paesi da essa dipendenti (Filettino, Vallepietra, Jenne e Collealto), alla diocesi di Anagni. Da quel momento la storia di Filettino si lega a quella di Trevi, sia per i vari tentativi dei trebani di tornare titolari della diocesi, sia per le altre tensioni che caratterizzano i primi secoli dopo l’anno Mille. Nel 1297 Filettino passa sotto la signoria dei Caetani per rimanervi fino al 1602. Nel 1430 dà i natali a Martino Filetico, uno dei più grandi umanisti della Ciociaria. E sul finire della prima metà del ‘400 ospita Bernardino da Siena, in veste di missionario, che lascerà un segno profondo tra queste genti. Nel 1602 ha termine la signoria dei Caetani e papa Clemente VII, con un suo atto, unisce Filettino alla Camera Apostolica. Il paese viene posto pertanto alle dipendenze dello Stato Pontificio, sotto la giurisdizione della Congregazione del Buon Governo. E così rimase fino al 1870, anno dell’annessione del territorio dello Stato Pontificio al Regno d’Italia.

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