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25 Novembre 2020

I rapaci del parco come simbolo di lotta alla violenza di genere

    Oggi 25 novembre 2020, due esemplari di gheppio, uno sparviere e una civetta stanno riacquistando la libertà dopo le opportune cure ricevute presso il Centro Recupero Animali Selvatici del Parco Regionale Riviera di Ulisse.

    I volatili erano stati affidati, feriti o in difficoltà, al personale del parco da privati cittadini o personale di altre amministrazioni. La liberazione di questi maglifici animali avviene non a caso nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne come sottolinea la Presidente Carmela Cassetta: “Restituire la libertà, e ancor più farlo nella giornata mondiale sulla violenza di genere, nella cornice dell’area archeologica di Gianola, dà un senso al nostro lavoro. Si parla in entrambi i casi di liberazione da un’oppressione: da una parte l’ambiente, la fauna, la flora, dall’altra le donne, accomunati dall’essere trattati come oggetti di proprietà”.

    Ad accompagnare i rapaci a nuova vita e a sostenere le donne nella battaglia, ancora aperta, per l’emancipazione, ci sono in rappresentanza dei Comuni del parco, le delegate e i delegati alle pari opportunità Mimma Nuzzo per Minturno, Maria De Tata per Formia, Carla Casale per Gaeta e Stefano D’Arcangelo per Sperlonga. Tutti sono rimasti impressionati dalla prova di forza e volontà mostrata da questi animali che si propongono da esempio su come affrontare le avversità della vita.

    Una splendida occasione per ricordare come la tutela dell'ambiente naturale, una delle mission del parco, possa concretizzarsi anche promuovendo l’abbandono di vecchie gerarchie di valori che vedono al primo posto l’uomo maschio, e poi con importanza decrescente le donne, gli animali e le piante.

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