Monasteri e Faggete
Con questa tappa non lunga, ma impegnativa nel dislivello, si entrerà nel mondo del Faggio! Prima però è vivamente consigliato, anche perché il sentiero li lambisce, fermarsi a visitare i Monasteri Benedettini di Santa Scolastica e del Sacro Speco. Leggeri nello spirito sarà più facile affrontare la salita!! Così, prendendo a salire proprio tra i diversi luoghi del silenzio e della riflessione penetreremo via via negli splendidi silenzi dei Monti Simbruini.
Descrizione del sentiero
Il segnavia del Parco che ci accompagnerà fino alla meta è il 653 ed utile è poter avere la precisa Carta Escursionistica della zona edita dall'Ente stesso. Dopo diversi chilometri percorsi calcando strade bianche che ci fanno salire e superare la fascia del bosco misto, la dove la strada finisce, in coincidenza di un trivio si prende il sentiero che va in traverso a sinistra ed entra nella valle, lasciando sulla destra i segnavia che portano, dopo un attraversamento alto e panoramico del fianco orografico destro della Valle dell'Aniene (681b), verso l'abitato di Jenne.
Lasciando i versanti più assolati il faggio diventa essenza arborea dominante. Risalendo con regolarità la valle si tralascia sulla destra un altro bivio con sentieri che conducono ai prati di Frassigno (681c). Si arriva ad una confluenza tra due valli e si continua per quella di sinistra arrivando poi a delle belle radure che si alternano a rose canine e meli selvatici: siamo nel bel mezzo della Valle delle Mele.
Ancora avanti ecco un altro bivio tra sentieri ufficiali, e noi ancora dritti in salita nell'impluvio erboso appena accennato. In questa parte alta dominano gli spazi aperti e dopo aver attraversato un bosco più termofilo con anche querce ed aceri, all'altezza di un'altra piccola faggeta ci si immette in una sterrata che scende da Colle Rotoli. Calcando questa si arriverà alla meta, davanti al Centro Visita del Parco, in prossimità dell'Anello di Monte Livata.