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Cammino Naturale dei Parchi
8° Tappa: Camerata Nuova – Cineto Romano
2° settimana

Sullo spartiacque di due Regioni

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    punto di partenza del percorso
  • Quick info

    • Difficoltà: E
    • Distanza: 18 Km
    • Dislivello in salita: 676 m
    • Dislivello in discesa: 988 m
    • Tipologia: A piedi

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    Con questa tappa, per una buona parte di crinale, si camminerà sul confine tra Lazio e Abruzzo. Di qua la Valle del Fiume Aniene, affluente tra i più importanti del Tevere e di là la estesa conca intramontana della Piana del Cavaliere con Carsoli paese più importante. Tante le cime interessanti che si osservano vicine come i Monti Navegna e Cervia e i Monti Fontecellese e Vallevona. Chiude l'orizzonte di levante la splendida piramide del Monte Velino, una delle cime più alte della catena Appenninica.

    Descrizione del sentiero

    Percorso lungo che si può suddividere in tre settori. Il primo che da Camerata Nuova porta fino a Rocca di Botte si dipana per una serie di strade bianche che attraversano i boschi in prevalenza a quercia alla base dei versanti orientali della catena dei Simbruini laziali. Nel primo tratto si passa al fianco del cimitero di Camerata e poi di un abbeveratoio. Avvicinandoci a Rocca di Botte si incontrerà anche un maneggio. Superato il paese si sale in direzione del crinale raggiungendolo in prossimità del Monte San Fabrizio. Si arriverà ad Oricola giocando spesso a fil di crinale, un pò a ovest e un pò a est. Oltre Oricola e per giungere alla Tiburtina (SR5) si affronterà la montagna che sovrasta Arsoli e che ospita due cave. Si attraversano i tre assi viari e si affronterà l'ultima salita per Riofreddo. Oltre il borgo, il recupero di un'antica carrabile, permetterà di giungere a Cineto Romano con un lento e non lungo digradare.

    Il Passaggio tra due Aree Protette, transizione di due ambienti naturali

    Si lascia il Parco dei Monti Simbruini e si entrerà nel Parco dei Monti Lucretili. Sono due estese aree naturali protette dove si osserva piuttosto facilmente come tutelino due habitat naturali piuttosto differenti. Lasciamo infatti un ecosistema montano, le quote sono più alte, caratterizzato da estese faggete ed entriamo in un territorio dove l'associazione vegetazionale è più caratteristica di ambienti climatici più caldi e mediterranei. Le quote sono decisamente più basse, i boschi sono in prevalenza costituiti da associazioni di querce e carpini. Stiamo passando dalla catena appenninica a quella pre-appenninica.