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22 Aprile 2024

La Giornata mondiale della Terra: un monito ad aver cura del nostro pianeta

Quest'anno l'Earth Day propone come tema la riduzione e lo smaltimento della plastica. L'importanza dell'educazione ambientale svolta dagli Enti Parco.

Il 22 aprile si celebra, come ogni anno, la Giornata mondiale della Terra, istituita nel 1970 per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi cruciali per il destino del pianeta quali l’inquinamento, il depauperamento delle risorse, la compromissione degli equilibri ecosistemici, la perdita delle biodiversità.

A celebrare la ricorrenza nella sede dell’Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi erano presenti, oltre al Commissario Straordinario Giuseppe Incocciati e al Direttore Lucio De Filippis, gli Assessori Regionali al Bilancio, Agricoltura, Sovranità alimentare, Parchi e Foreste Giancarlo Righini e al Turismo, Ambiente, Sport, Transizione energetica, Sostenibilità Elena Palazzo, in visita istituzionale all’Ente Parco.

Il tema specifico della Giornata 2024 è “Planet vs Plastics”, ovvero la riduzione e lo smaltimento della plastica. Le sostanze chimiche rilasciate dalla plastica decomposta sono, come ormai è accertato, tra i principali fattori di inquinamento e di minaccia alla salute umana. La presenza di microplastiche negli organismi, tra l’altro, influisce anche sulla crescita delle piante e dei fiori, riducendo la loro capacità di attirare impollinatori di primaria importanza come api e farfalle. Le plastiche hanno ormai invaso anche i mari, diffondendosi persino negli oceani e mettendo a rischio la vita di numerose specie marine. Occorre dunque produrre meno plastica, a partire da quella monouso, investendo nella ricerca ed esplorando percorsi che individuino processi produttivi più ecologici. L’obiettivo è quello di ridurre la produzione di plastica del 60% entro il 2040.

“La Giornata mondiale della Terra – ha dichiarato il Commissario Straordinario Giuseppe Incocciati – è una ricorrenza che ci sollecita tutti (individui, comunità, governi, imprese) a riflettere sui rischi che le nostre scelte e le nostre azioni hanno sull’ambiente e sulla stessa prospettiva di sopravvivenza delle future generazioni. Per invertire la pericolosa tendenza in atto occorre educare i singoli a una maggiore responsabilità ambientale e indirizzare la politica degli Stati verso lo studio e l’adozione di concrete strategie idonee a mitigare i disastrosi effetti dei gas serra che tutti da tempo sperimentiamo, dai cambiamenti climatici alle carestie, all’alternarsi di lunghi periodi di siccità e precipitazioni estreme. Effetti che non solo incidono sulle nostre condizioni di vita e sulle nostre economie, ma sono causa di epidemie, migrazioni di massa, guerre. L’augurio è che, grazie anche a iniziative come quella dell’Earth Day, su questi temi cresca e si radichi una maggiore sensibilità individuale e collettiva in grado di determinare un rapido mutamento di rotta”.

“Oggi – ha ulteriormente commentato il Direttore Lucio De Filippis – siamo tutti lieti di celebrare la Giornata mondiale della Terra. Ovviamente non basta accendere il focus per un giorno sui problemi del nostro pianeta perché la consapevolezza dei doveri che noi tutti abbiamo verso la nostra “Madre Terra”, come ci ammoniva Papa Francesco nell’enciclica Laudato sì, si rafforzi e si diffonda; c’è bisogno di un’azione continua e capillare di promozione di determinati valori e di educazione al rispetto dell’ambiente.

Ed è appunto questa l’attività che l’Ente Parco svolge quotidianamente attraverso il proprio personale. Un’attività che si esplica in una pluralità di iniziative (passeggiate, escursioni, birdwatching, visite guidate alla scoperta del territorio, della sua flora e della sua storia geologica, ma anche specifici incontri o laboratori didattici con gli studenti delle scuole). Fine comune è far comprendere concetti come il valore delle biodiversità, l’importanza della custodia del capitale naturale, l’indifferibile necessità di una minimizzazione degli sprechi e la trasformazione dei rifiuti in risorse, sì da sfruttare i benefici di un’economia circolare fondata sul principio dell’end of waste.

Solo educando le giovani generazioni a questi valori potremo guardare con fiducia al futuro e coronare con successo i nostri sforzi tesi a salvaguardare lo straordinario patrimonio di risorse che la natura mette a nostra disposizione”.

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