Non tutti sanno che la prima via consolare romana, l'Appia, è nata su una colata di lava emessa 260.000 anni fa dal complesso vulcanico dei Colli Albani e lunga quasi 20 km.
Fatta realizzare dal console Claudio Appio Cieco nel 312 a.C., era diretta verso Brindisi ove si trovava il principale porto d'imbarco per la Grecia e l'Asia minore, area d'espansione delle colonie della Repubblica di Roma. La sua costruzione si giovò dei basalti presenti nell'area, i quali divennero la pavimentazione finale della via, a costituire cioè il "summum dorsum" della strada, dove sarebbero passati per migliaia di anni carri, cavalli e, oggi, autovetture. La particolare forma poligonale che presentano i basalti, lave molto viscose, durante il processo di raffreddamento successivo alle eruzioni, rende queste rocce molto interessanti e valide per la loro lavorazione e successiva posa in opera. Ciò vale per i grandi e pesanti basoli stradali come per i più piccoli, e pratici, "sampietrini", ancora oggi utilizzati per le strade di Roma e nelle aree scoperte delle ville dell'Urbe.

Ancora una volta una stretta connessione tra la Geologia e l'Archeologia, tra i vulcani e i parchi, in questo caso il Parco Archeologico dell'Appia Antica (da non confondere con il Parco dell'Appia Antica, che fa parte del Sistema Regionale delle aree naturali protette!).

Sarà con noi, a descriverne le risorse e le caratteristiche, l'architetto Simone Quilici, che ne riveste l'importante ruolo di Direttore.

INFORMAZIONI

Appuntamento Domenica 17 Settembre alle ore 18.00 (si raccomanda la puntualità) a Palazzo Farnese, Piazza Farnese 1, Caprarola (Vt).

Grazie alla disponibilità della Direzione Regionale Musei del Ministero della Cultura nel concedere i prestigiosi spazi dove si terrà l'incontro e alla collaborazione nell'organizzazione della serie di eventi, la partecipazione è gratuita. La prenotazione non è obbligatoria ma, oltre ad essere gradita per motivi organizzativi, consentirà l'accesso gratuito alla Sala ove si terrà l'incontro solo ai partecipanti registrati. Attenzione: per la visita ordinaria al Palazzo è necessario munirsi del biglietto.

Maggiori informazioni sull'accesso al Palazzo in questa pagina.

Prenotazioni all'indirizzo prenotazioni @ riservavico.it.

Per informazioni 338-4914088 o 338-4967293 (ore ufficio) e viviparchi @ riservavico.it