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22 Agosto 2021

La cura del Lago di Fondi e il futuro della pesca

Intervenendo a un convegno organizzato dal FLAG "Mar Tirreno Pontino e Isole Ponziane" sul futuro della pesca, svoltosi presso la struttura regionale della Tenuta Sugarelle, il Direttore dell'Ente Parco Ausoni nel ribadire il valore ambientale del Lago di Fondi ha evidenziato che la sfida per il futuro non può che essere affrontata insieme e in una concreta ottica di ecosostenibilità e salvaguardia della biodiversità.

Nel pomeriggio di venerdì 20 agosto 2021 si è svolto presso la Tenuta Sugarelle, un bene sulle sponde del Lago di Fondi di proprietà della Regione Lazio e la cui gestione è affidata all’Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, il convegno sul tema “Pesca, quale futuro?” organizzato dal gruppo di azione locale per la pesca FLAG “Mar Tirreno Pontino e Isole Ponziane”.

Tra gli altri vi ha preso parte il Direttore dell’Ente Parco Ausoni Lucio De Filippis che, dopo il saluto e il ringraziamento ai presenti e agli organizzatori dell’incontro e aver accennato alla struttura dove si svolgeva l’iniziativa e al suo utilizzo, ha esordito dicendo: “intervenendo qui, proprio nei pressi di queste acque lacuali, non posso non sottolineare, ricordandolo ancora una volta a tutte e tutti noi, a partire dal sottoscritto, che il Lago di Fondi è parte integrante della Rete Europea Natura 2000; identificato con il codice n. IT 6040010 e inserito nell’elenco dei Siti di Importanza Comunitari e Zone di Protezione Speciale. Un bene ambientale, dunque, di grande importanza, scrigno di una ricca biodiversità, cui dare la massima attenzione, che ben merita”.

Ha continuato dicendo: “Così, ricordando il tema al centro di questo incontro, ovvero il futuro della pesca, come Ente Parco riteniamo che la vera sfida che abbiamo di fronte, ciascuno per proprio ruolo e funzioni, sia quella di riuscire a coniugare al meglio sempre di più il nostro ricco patrimonio naturalistico, paesaggistico, storico e culturale, con le tante risorse socio-economiche legate alle attività e iniziative umane di contesto, in un’ottica di compatibilità con le disposizioni di tutela e di sostenibilità ambientale per l’area del Lago di Fondi, che resta, tra l'altro, un importante snodo lungo la direttrice migratoria tirrenica, e luogo di sosta preferenziale per l'avifauna di passaggio”.

“Ma questa è una sfida che, indiscutibilmente, possiamo vincere solo insieme: con il contributo di tutte le parti coinvolte, cioè i tanti e vari “portatori di interesse”, giungendo a essere una comunità attenta e partecipante che, sufficientemente e correttamente informata e coinvolta, condivide obiettivi e applica buone pratiche”.

“Allora – ha proseguito il Direttore - siamo felici se davanti a stato e scenari della pesca in questo comprensorio, si intende ‘rilanciare il settore e l’indotto ad esso collegato, molto fiorente nel territorio di riferimento, attraverso un programma ecosostenibile’, come apprendiamo dalla comunicazione degli organizzatori di questo incontro. Risultadunque esserci consonanza tra il vostro progetto e le finalità istituzionali dell’Ente Parco e l’importanza ambientale, naturalistica e sociale di questo lago”.

“D’altra parte – ha evidenziato il dott. De Filippis - a fronte delle sfide epocali che ci sta ponendo davanti il fenomeno dei cambiamenti climatici, ritengo che non possa, non debba più ormai, esserci ‘altra’ strada per noi esseri umani che quella di operare e vivere in un’ottica di ecosostenibilità ambientale. L’ultimo Rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), il Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite, il principale e autorevole organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, presentato ufficialmente lo scorso 9 agosto, ‘conferma che inequivocabilmente è stata, ed è, l’influenza umana a riscaldare l’atmosfera, l’oceano e le terre emerse, causando cambiamenti diffusi e rapidi nell’atmosfera, nei mari, nella criosfera e nella biosfera’”.

“Dunque – ha continuato il Direttore -non c’è altra strada da intraprendere. E occorre farlo tutti insieme. E in tal senso, a proposito del Lago di Fondi, vogliamo ricordare che non più tardi della scorsa primavera il nostro Ente Parco ha avviato un lavoro in condivisione con i rappresentanti dei Comuni di Fondi e Monte San Biagio e dei pescatori professionali, proprio per un confronto sulla proposta di nuovo Regolamento dell’esercizio della pesca nel Lago di Fondi, con indicazioni da presentare alla Regione Lazio per la stesura definitiva del Regolamento e sua approvazione”.

Le osservazioni, che sono state condivise e segnalate, riguardano in particolare l’indicazione di inserire nel Regolamento il riferimento anche alla pesca sportiva, la possibilità per i pescatori professionisti di avere una peschiera ufficiale, mediante la regolamentazione delle concessioni relative alle aree demaniali lacuali, il sostegno alla promozione di un ittiturismo consapevole.

“E in occasione di tale incontro infine – ha ricordato il Direttore De Filippis - si è proposto e concordato di costituire presso questo Ente Parco un Tavolo di Lavoro su tutte le problematiche e gli aspetti inerenti il Lago di Fondi. Quali:

  1. concessioni demaniali e usi civici;
  2. svolgimento delle attività sportive nello specchio d’acqua e nelle aree circostanti; accessibilità, piste ciclabili; attività di educazione ed informazione ambientale;
  3. presenza di fauna ittica non autoctona e problematiche connesse; avifauna, fenomeni migratori; attività di inanellamento e birdwatching;
  4. salinità delle acque e conseguenze su flora e su fauna ittica; inquinamento acque, fenomeni di eutrofizzazione e loro monitoraggio, ottimizzazione della gestione del reticolo idrografico;
  5. vigilanza e controllo;
  6. problema dell’abbandono delle plastiche e rifiuti vari;
  7. organizzazione di una rete di imprese e servizi per lo svolgimento di attività economiche compatibili con i principi di tutela contenuti nella Legge Regionale n. 21/2008 istitutiva del Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, con particolare riferimento alle attività della pesca, agricoltura, sportive, turistiche e della filiera della cultura del cibo”.

“Dunque – ha sottolineato il Direttore - l’Ente Parco, con tutte le difficoltà, non ultime quelle legate alla pandemia da Covid-19, c’è e prova a portare avanti i propri impegni per la difesa di questo territorio. E a proposito di questo comprensorio, vorrei qui ricordare il nostro progetto, in collaborazione con l’Università della Tuscia di Viterbo, con un piano triennale per salvare la Sughereta di San Vito dall’attacco del fungo patogeno Phytophtora cinnamoni, che, accolto e finanziato dalla Regione Lazio, è stato avviato dall’estate dello scorso anno”.

“Insomma – ha concluso il Direttore dell’Ente Parco Lucio De Filippis - non abbiamo soluzioni da proporre a cuor leggero, ma attenzione e impegno, a partire dalla conoscenza scientifica, per proporre percorsi condivisi e partecipati, quali il già citato Tavolo di Lavoro così come pure un possibile Contratto di Fiume per il Lago di Fondi. Percorsi che certo sono articolati e non semplici da portare avanti. Infatti, ad esempio, a fronte di un notevole numero di Contratti di Fiume, avviati a centinaia, ne risultano molto meno definitivamente sottoscritti e in itinere. Di fatto, non è semplice né facile, ma dobbiamo farlo”.

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