
La Riserva Naturale Lago di Vico fa parte della Rete Regionale di Monitoraggio dei Chirotteri, istituita dalla Regione Lazio nel 2013. I pipistrelli, di cui si sente purtroppo spesso parlare negativamente come è accaduto recentemente cercando dove il virus SARS/Covid-19 avesse fatto il "salto di specie", sono in realtà mammiferi utilissimi, non fosse altro per la grande abilità di predare insetti dannosi, zanzare per prime. Tutte le specie di Chirotteri sono di grande interesse per l'UE e sono elencate nella Direttiva 92/43/CEE “Habitat”.
Il personale dell'area protetta sta da qualche anno effettuando il censimento di tutte le cavità artificiali della zona e ciò rientra non solo nell'ambito delle attività previste dalla Rete, ma anche per approfondire la conoscenza delle strutture di interesse storico archeologico. I risultati della catalogazione delle cavità presenti nell'area, anticipati nell'ambito di alcuni convegni internazionali, confermano un quadro ricco e interessante in cui, per particolarità e importanza, spiccano le strutture idrauliche.
Alcune tra quelle individuate sono risultate essere sconosciute o, se non altro inedite, ossia mai pubblicate e descritte esaustivamente. La Riserva sta procedendo al rilievo di una delle cavità più lunghe, ossia il ramo di adduzione delle acque dell'acquedotto di Monte Fogliano, una struttura soggetta a frequenti crolli che, complessivamente, raggiunge i sei chilometri. Il ramo rilevato, dall'ingresso posto ad un'altitudine di circa 700 m s.l.m. al punto in cui sgorgano le acque dalla roccia, è più lungo di un chilometro ed attraversa differenti formazioni geologiche vulcaniche.
I rilievi sono stati condotti dal personale della Riserva con la collaborazione di archeologi. Interessanti i dati relativi alla fauna rinvenuta, tra cui esemplari di pipistrelli posizionatisi a più di un chilometro dall'ingresso. Altro elemento di grande interesse la presenza di una buona portata d'acqua che si rivela un'importante e insostituibile risorsa in un periodo in cui si assiste alla penuria di fonti di approvvigionamento non contaminate.