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Via dei Lupi
Tappa 13.
Anello Ramo Sud
San Donato Val di Comino – Santuario Madonna di Val Canneto

Questa tappa si snoda interamente nel versante laziale del Parco Nazionale

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  • Quick info

    • Difficoltà: EE
    • Durata: 5h e 15m
    • Distanza: 18,5 Km
    • Dislivello in salita: 1.021 m
    • Dislivello in discesa: 624 m
    • Tipologia: A piedi, Urbano

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    Questa tappa si snoda interamente nel versante laziale del Parco Nazionale, dove per i 3/4 dell’itinerario avrà un andamento che seguirà tutte le corrugazioni delle parti di versante a bassa quota (foto) di catene montuose che raggiungono e spesso superano anche i 2000 m.

    L’esposizione variabile dei pendii in questo settore è accompagnato da una alternanza di boschi differenti, che solo dopo essere entrati in Val Canneto saranno dominati da una faggeta senza soluzione di continuità.

    Si alternano anche le pendenze, con due dislivelli anche importanti ma che non fanno superare mai la quota dei 1200 m.

    Si lascia uno dei borghi tra i più belli sia del Parco che di quest’area per transitare e visitare, circa a metà della tappa, l’altrettanto suggestivo paese di Settefrati (foto).

    La seconda parte della Tappa prosegue sul nuovo sentiero del Parco con segnavia O7, che riprende un sentiero locale spirituale già esistente, lambendo anche la bellissima chiesa di Madonna delle Grazie, luogo FAI e di cui se possibile se ne consiglia una visita.

    Da qui, se il primo tratto fino al Passo della Rocca è caratterizzato da prati cespugliati e piccoli boschetti, ed è in salita; la lunga e graduale discesa verso il fine tappa, dov’è il Santuario di Madonna di Canneto è interamente immersa nell’ombroso bosco, legato alla diversa esposizione di questo settore, parte finale del lungo versante orografico destro della Val Canneto.

    Il percorso

    Da piazza IV Novembre si prende Via Chiaie (sentiero O8) per un tratto asfaltata, all'altezza di un piccolo casale diventa sterrata. Continuando sulla stessa per circa 2 km con saliscendi inziali e poi una leggera pendenza si costeggia la fascia pedemontana curata, con case sparse, uliveti e prati con alberi da frutto che coincide con il segnavia del Parco Nazionale O8. Tutto questo tratto sempre verso SE. Quando poi si entra in un bosco di querce, ancora un po' e in prossimità della parte bassa della Valle Fischia la strada bianca comincia a risalire l'impluvio lungo il fianco orografico sinistro avvicinandoci al fondovalle, in questa parte largo perché morfologia di un conoide di deiezione. Nell'alternanza di radure e tratti boscati la valle perde ampiezza e il bosco misto cede il passo alla faggeta. Si alternano anche le pendenze e la strada, soprattutto nell'attraversare i prati, sfuma. Negli ultimi 600 m di distanza, prima di giungere ad un abbeveratorio-fontanile la sterrata, evidente, fa delle curve per superare un buon dislivello. Da qui, la strada prosegue in direzione SSW fino al bivio con la strada principale che risale da Settefrati. Un palo segnavia del parco indica l'incrocio tra l' O8 che discende verso il borgo, l’F5 che sale a sinistra, calcando il ramo di sterrata che sale verso le quote alte delle montagne appartenenti alla catena della Serra delle Gravare ed il nostro O8. Proseguendo in discesa, verso destra, dopo poche centinaia di metri si esce dalla volta arborea, e dopo aver seguito l’andamento della sterrata per superare l'alternanza di tre valli, in circa altri 4 km si arriva al paese di Settefrati. Con l’ultimo percorso su sentiero che ha abbandonato la strada carrabile alla coincidenza con un altro segnavia, l’O6, e poco prima di Fonte Canari ad un quasi tornante. La seconda parte della Tappa prosegue sul nuovo sentiero del Parco con segnavia O7, che riprende un sentiero locale tematico già esistente. Così uscendo da Settefrati seguendo la strada asfaltata che porterebbe al Santuario di Madonna di Val Canneto, dopo aver superato la bellissima chiesa di Madonna delle Grazie, leggermente in alto sulla sinistra ed un primo corto tornante da cui si ha un bello scorcio sul borgo da cui ci stiamo allontanando, al successivo tornante, in coincidenza di una strada sterrata sulla destra la si prende e si continua in leggera discesa. Poi riprende a salire, con un primo tratto graduale, poi lascia la strada e segue l’impluvio con una pendenza maggiore. Si reimmette sulla sterrata per poco e poi si trasforma in sentiero che risale in traverso il fianco boscato della Costa di Settefrati fino ad uscire sui prati in prossimità di un’area sosta al limite della strada asfaltata, al Passo della Rocca, dov’è anche una statua di Don Bosco. Le rocce sullo spigolo soprastante sono il Balzo di Canneto. Si entra nel versante orografico destro della lunga e magnifica Valle di Canneto coronata da montagne, pareti e picchi di straordinaria bellezza e quote spesso ragguardevoli, superando generosamente i 2000 m. L’itinerario percorre poco meno di un chilometro ancora sull’asfaltata, in debole discesa per poi salire a sinistra sul sentiero che immerso nella bella ed estesa faggeta percorrerà con un dolce traverso l’intera sinuosità di questi pendii fino a condurci proprio davanti al Santuario Madonna di Canneto, termine della tappa odierna.