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7 Febbraio 2024

Massima attenzione sulle strade

Un invito alla prudenza

Com'è noto il problema della presenza sulle strade di esemplari della fauna selvatica, soprattutto mammiferi di grandi dimensioni come i cinghiali, è ormai tutt'altro che trascurabile.

Impatti con animali, che talora possono arrivare a pesare ben più di 100 chilogrammi, sono segnalati quasi ogni giorno ed invitano a farci riflettere: capita frequentemente infatti che molti automobilisti, noncuranti del rischio, procedano velocemente, o addirittura effettuino sorpassi, lungo la viabilità interna all'area protetta o nelle strade ad essa prossime, con velocità eccessive, ben oltre i 100 km/ora. A volte gli impatti, quasi sempre fatali per i poveri animali, avvengono nelle ore diurne, non solo di notte quando è più frequente trovare interi branchi intenti a cercare cibo ai lati delle strade. Si perché oltre ai "soliti" zozzoni che gettano rifiuti dai finestrini, tra cui resti di cibo, ci sono anche degli esemplari della specie "sapiens" del genere "Homo" che lasciano appositamente ammassi di resti di pane e vari cereali ai lati delle strade, i motivi li lasciamo immaginare a chi legge.

Ma è nostro dovere segnalare un altro pericolo, forse meno apparente ma più subdolo: la presenza ai lati della carreggiata o sulla sede stradale, di massi, talvolta lì proiettati proprio dall'attività dei grossi ungulati, in cerca di cibo o mentre si arrampicano sulle massicciate. Massi dalle dimensioni tali da distruggere gli pneumatici o, talora, far uscire di carreggiata i veicoli, con conseguenze ben più pesanti.

Il nostro invito è dunque non solo quello di rispettare i limiti di velocità presenti, ma anche di RALLENTARE IL PIU' POSSIBILE, soprattutto nelle ore in cui c'è oscurità.

Da ultimo, è necessario ricordare che la competenza delle strade dell'area dipende dalle strade stesse: della Provincia, della Regione (ASTRAL) o dei vari Comuni della zona e che, stante ormai la presenza pressoché ovunque (non solo in Riserva) di cartelli che avvisano della presenza di fauna selvatica, è molto difficile che vengano concessi i rimborsi dei danni causati dall'impatto con un animale lungo la viabilità. Le richieste di rimborso, corredate della documentazione necessaria, tra cui un verbale redatto dalle Forze dell'Ordine intervenute, vanno inoltrate all'Ente gestore dell'area protetta (ovviamente se l'impatto è avvenuto all'interno del suo perimetro) che provvederà ad inoltrarle alla Regione Lazio, che è l'istituzione che si occupa di valutare danni e (sempre più rari) rimborsi.

Quindi, lo sottolineiamo, anche questa volta PREVENIRE È MEGLIO CHE INTERVENIRE DOPO: PROCEDIAMO SEMPRE E OVUNQUE A BASSA VELOCITÅ, in Riserva come fuori, per la nostra sicurezza e per quella degli animali.

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