
La storia annovera epidemie in cui animali e parassiti umani sono stati veicolo di malattie. Le condizioni ambientali, la povertà, la malnutrizione, furono riconosciute come determinanti nell’impatto sulle popolazioni con la nascita delle discipline dell’Igiene e della Medicina sociale. Nel diverso contesto delle società moderne, le zoonosi tornano all’attenzione in modo non episodico. I cambiamenti climatici, la globalizzazione con l’introduzione di organismi “alieni”, il danneggiamento di ecosistemi e la semplificazione delle catene alimentari sono tra le cause di esplosioni di zoonosi.
In queste settimane l’opinione pubblica di alcune Regioni italiane è allarmata dalle informazioni sulle arbovirosi West Nile, Dengue e per i virus di cui possono essere veicolo le zanzare. I limiti dell’efficacia e impatto delle disinfestazioni adulticide, hanno rivalutato il ruolo della prevenzione in tutti i suoi aspetti.
I predatori naturali delle zanzare, tra cui pipistrelli, rondini, rondoni sono spesso decimati oltre che dalla diminuzione degli ambienti idonei a nidificazione/alimentazione/moltiplicazione, dalla distruzione umana di nidi e colonie, azioni di cui non è abbastanza conosciuta la natura di reato.
Il Parco dei Monti Ausoni e Lago di Fondi partecipa da molti anni, con i Parchi del Lazio, alla tutela della fauna selvatica a rischio, alle reti di monitoraggio come nel caso dei pipistrelli, all’educazione ambientale, alla collaborazioni con ASL/IZS. Oggi questo ruolo delle Aree Protette si afferma anche come anello della prevenzione delle zoonosi.
MRP