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Moretta tabaccata

    Tra le specie appartenenti all’avifauna del Parco regionale dei Castelli Romani, è stata avvistata sul lago di Nemi, nel corso dell’annuale censimento dell’avifauna svernante, di cui a breve saranno pubblicati i dati, la Moretta tabaccata.

    La Moretta tabaccata è una piccola anatra tuffatrice dal piumaggio bruno-rossiccio, molto rara in Europa. Il suo habitat preferito sono gli ambienti umidi di acqua dolce, paludi e laghi con acque non troppo profonde, in Italia è sporadica come specie nidificante si trova in particolare nelle principali zone umide dell’alto e basso Adriatico, Sicilia e Sardegna, è più facile osservarla durante la migrazione o lo svernamento.

    Appartenente all’ordine Anseriformi della famiglia Anatidae, può misurare circa 40 centimetri, con un peso variabile tra i 400 e i 700 grammi. Maschi e femmine si distinguono per il colore del piumaggio più vividi nel maschio, nonché per l’iride, bianco nel maschio e scuro nella femmina, inoltre si distingue dalla Moretta comune anche per la parte bianca sotto la coda.

    Si nutre sia immergendosi che in superficie, soprattutto nelle ore notturne, predilige piante acquatiche, molluschi, insetti acquatici e piccoli pesci. Nidifica in primavera inoltrata, non ama muoversi in grandi gruppi, fatta eccezione per la stagione invernale e in alcuni casi durante la migrazione dove la scarsità di aree adatte allo svernamento, la spinge a concentrarsi in poche località favorevoli.

    Specie piuttosto schiva, si nasconde in mezzo alla vegetazione, attirando lo sguardo per i frequenti tuffi e per la bellezza del suo piumaggio, un colore scuro che soprattutto nel periodo autunnale si confonde con il paesaggio circostante

    La Moretta tabaccata è una specie poco studiata, le cui popolazioni europee hanno fatto registrare decrementi significativi negli ultimi 50 anni. Per tale ragione è classificata come “Near Threatened” nella Lista Rossa degli Animali Minacciati dell’IUCN ed è inserita nelle liste di specie di interesse conservazionistico delle Convenzioni di Bonn e di Berna e della Direttiva Uccelli. In Italia negli ultimi anni si sta assistendo ad un inversione di tendenza della dinamica di popolazione. La specie è stata oggetto, nel 2007, di un apposito “Piano d’Azione” finalizzato alla sua tutela.

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