La DOC "Marino" è presente nella tipologia "Marino", nei tipi secco, abboccato, amabile o dolce; "Marino" superiore, nei tipi secco, abboccato, amabile o dolce; "Marino" frizzante, nei tipi abboccato o amabile; "Marino" spumante nei tipi secco o amabile; "Marino" vendemmia tardiva amabile o dolce; "Marino" Malvasia del Lazio; "Marino" Trebbiano verde (Verdicchio bianco); "Marino" Greco; "Marino" Bellone; "Marino" Bombino. Il vino a DOC "Marino" è ottenuto dai seguenti vitigni: Malvasia bianca di Candia (non meno del 50%), altri vitigni a bacca bianca, da soli o congiuntamente, sino ad un massimo del 50%, con esclusione di vitigni aromatici. La DOC "Marino" con la specificazione dei vitigni: Malvasia del Lazio, Trebbiano verde (Verdicchio bianco), Greco, Bellone, Bombino è riservata ai vini ottenuti per almeno l'85% del vitigno corrispondente e il 15% di altri vitigni a bacca bianca "idonei alla coltivazione", no aromatici

Questo vino è prodotto, sin dal Cinquecento, nel comune omonimo e nei territori di Castelgandolfo e in parte di quello di Roma. A Marino, secondo una tradizione antichissima, la prima domenica di ottobre (in piena vendemmia) si svolge la Sagra dell¿Uva, nel corso della quale dalla famosa fontana dei Mori sgorga vino, in ricordo dei festeggiamenti in onore di Marcantonio Colonna, tornato vittorioso dalla battaglia di Lepanto. L¿uvaggio del Marino è simile a quello del Frascati, ma si tratta di due vini dalle personalità ben distinte. L'esposizione dei vigneti della DOC Marino, verso il mare, rende le condizioni dell'allevamento peculiari e diverse da tutte le altre dei Castelli. Il vino che se ne ricava è più vigoroso, ricco di corpo e intenso e ben si accompagna con i piatti più saporiti della cucina romana.