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Ciclamino

    MORFOLOGIA: Specie di pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Primulaceae, semi-rustica geofita bulbosa alta tra i 10 ed i 20 centimetri. Le foglie hanno forma triangolare, delle dimensioni comprese tra i 4-8 centimetri in larghezza ed 4-9 centimetri in lunghezza e con un lungo picciolo variabile tra i 6 ed i 16 centimetri. Il margine si presenta lievemente lobato. La pagina superiore è di colore verde scuro con variegatura argentea mentre quella inferiore si presenta di colore variabile dal rosso al verde chiaro. La radice è costituita da un tubero tondeggiante del diametro di 2-6 centimetri. Le radichette si formano nella zona centrale della faccia inferiore mentre, sulla faccia superiore, si sviluppano le foglie ed i fiori. Il fiore è unico, di colore viola chiaro o fucsia, inodore e con un peduncolo di 12-20 centimetri. Molto simile e presente nel Parco della Valle del Treja è il Cyclamen neapolitanum che fiorisce a settembre o in climi più caldi nel periodo autunnale.

    FENOLOGIA: La fioritura avviene in primavera, nel periodo compreso tra aprile e maggio.

    ECOLOGIA:  Il suo habitat naturale è rappresentato dai boschi ombrosi di leccio e dalla macchia di cespugli anche se, raramente, si può trovare nei boschi decidui. Vegeta a quote comprese tra 0 e 1.200 metri.

    DISTRIBUZIONE ITALIANA:  La specie è presente in tutto il territorio italiano.

    USI: Il Ciclamino è una pianta velenosa per l'uomo. Infatti il suo tubero contiene una sostanza tossica, la Ciclamina; molti animali quali il cinghiale, l'istrice, ecc. si cibano invece tranquillamente di questo tubero, che per loro risulta innocuo.

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