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7 Marzo 2016

Un’antica strada tagliata nel tufo

La necropoli del Cavone di Monte Li Santi

 

Era usanza antica dislocare le aree di sepoltura lungo gli assi viari e intorno alle aree abitate delle grandi città, come a voler delimitare il territorio mediante la posizione delle sepolture degli antenati. La necropoli del Cavone di Monte Li Santi, una delle più monumentali necropoli di Narce, si colloca proprio lungo una grande strada tagliata nel tufo, una via “cava”, da cui potrebbe essere derivato il nome di “Cavone”. La necropoli fu utilizzata probabilmente sin dalla metà del VII secolo a.C., come ci testimonia una tomba a fossa rinvenuta nei primi scavi effettuati a fine ‘800. Il picco di uso si colloca tra il VI ed il IV secolo a.C., quando le pareti ai lati della via furono ampiamente scavate e lavorate per realizzare numerosissime tombe a camera con facciata rupestre (scolpita nel tufo). Le tombe, tranne alcuni casi particolarmente elaborati, risultano generalmente fornite di una piccola anticamera e di una camera principale. Questa poteva essere dotata di loculi scavati nella parete, che venivano sigillati con tegole al momento della deposizione del defunto, oppure di letti funebri scavati nella roccia.

La dimensione ridotta della maggior parte delle camere sepolcrali rispecchia il modello sociale della comunità narcense, che doveva essere caratterizzata da piccole famiglie, costituite dai soli genitori e i loro figli. Le sepolture dovevano essere state progettate, considerato anche il limitato numero di loculi, o letti funebri, per essere riaperte e riutilizzate per nuove sepolture successive. Non mancano tuttavia testimonianze di tombe monumentali, caratterizzate da camere di grandi dimensioni e maggiormente elaborate.

“Un recente intervento di valorizzazione, realizzato interamente dal Parco – commenta il Presidente Luciano Sestili – ha consentito la riapertura di tre tombe a camera con ingresso decorato e, complessivamente, di restituire la magnifica vista che si offriva a coloro che attraversavano l’antica tagliata, con spazi dedicati allo svolgimento di attività di culto.”

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