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Il volo del Gheppio

    Il lavoro del guardiaparco, incentrato principalmente sulla vigilanza e tutela del territorio, permette di vivere a stretto contatto con l’ambiente. Ciò da la possibilità di osservarlo e carpirne le emozioni a 360° e, nelle quotidiane attività di controllo capita spesso di imbattersi in situazioni che attirano lo sguardo, da immortalare in uno scatto, che possa trasmettere a chi vive al di fuori di questo mondo, almeno una parte di quella meraviglia che solo la natura è capace di suscitare.

    Il gheppio (Falco tinnunculus) ritratto in volo nella foto ne è un esempio, si tratta di un piccolo rapace appartenente alla fauna locale che abbiamo spesso la fortuna di vedere nel cielo. Le femmine pesano più dei maschi; è un falco agile e snello che possiede un’elevata capacità di adattamento agli ambienti più diversi e, per questo, è tra gli uccelli predatori più diffusi in Italia. Caccia spesso piccoli rettili, come le lucertole, e anche insetti.

    Come tutti i falconiformi, il gheppio è dotato di 15 vertebre nel collo che gli permettono di girare il capo di 180° e di osservare appollaiato su un albero una preda fino a 220 gradi senza doversi muovere, anche sfruttando la sua sviluppatissima vista. Lunghezza e apertura alare sono, rispettivamente, pari a 35 cm. e a 75 cm.

    Il gheppio è caratterizzato da un volo particolare. Sbatte le ali frequentemente, avendo una limitata superficie alare, ma la caratteristica più evidente è il cosiddetto volo a "Spirito Santo", durante il quale si mantiene totalmente fermo in aria, con piccoli battiti delle ali e tenendo la coda aperta a ventaglio, sfruttando il vento per mantenersi stabile e osservare il suolo in cerca di prede.

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