Il 21 aprile 2023, a Trevinano, in occasione del FESPAR- Festival della Sostenibilità e del Paesaggio Rurale, è stata inaugurata una mostra fotografica permanente che testimonia l'emigrazione che portò numerose famiglie di contadini da Piansano, piccolo comune nel sud della Tuscia fino alla frazione di Trevinano, estremo lembo del Lazio verso nord, a cercar fortuna e terre. Era il secolo scorso e l'idea del villaggio globale, nei piccoli centri rurali, era di là da venire, per cui spostarsi anche solo di quei 50 chilometri, in zone poco abitate, fu considerata una vera epopea, fatta di fatica, sacrifici, ma anche tenacia e incontro con i mezzadri del posto, con cui condividevano vita e lavoro. Oggi Trevinano è un borgo con grandi attrazioni paesaggistiche, è diventato una delle porte di ingresso della Riserva Naturale Monte Rufeno e molti di quei poderi sono stati venduti a nuovi stranieri europei e americani o trasformati in belle residenze turistiche, ma la memoria resta.
"Poi è storia di oggi, e i vecchi del nostro centro anziani, che all'epoca guardarono con commiserazione quei loro coetanei partire per quella terra da falchi, stentano a credere che degli stranieri danarosi ed "eccentrici" sono disposti a sborsare miliardi per quei casali. Il mondo è cambiato; fortunatamente in meglio, in questo caso. Ma sarebbe un guaio perderne la memoria, perché con la storia di quegli uomini perderemmo anche la storia dell'uomo, della sua civiltà, costruita a fatica giorno dopo giorno e oggi patrimonio inestimabile di umanesimo. Prezioso, di questi tempi." (Antonio Mattei, La Loggetta, Le Terre di Creta,2005)
