
Dopo complessi e accurati lavori la torre medievale di fronte a Calcata torna agli antichi splendori
Anche in questo caso sono stati utilizzati finanziamenti regionali, provenienti da fondi europei. È stata così premiata la capacità progettuale del Parco, che ha potuto restaurare un’importante testimonianza del periodo medievale. Santa Maria di Castelvecchio si trova di fronte all’abitato di Calcata, ma nel comune di Mazzano. I due insediamenti, un tempo analoghi per struttura urbana, si contrappongono su due alture separate dal fiume Treja. Furono costruiti entrambi in luoghi alti, circondati da profonde valli e quindi facilmente difendibili. Santa Maria, al contrario di Calcata, ha subito un abbandono definitivo a metà del 1600. Oggi rimangono limitate ma importanti testimonianze, come parte dell’abbazia, del convento e l’imponente torre di avvistamento.
Con un importo di circa 350mila euro è stata possibile la sistemazione del percorso di accesso da Mazzano, con interventi di ingegneria naturalistica, la sistemazione di un’area sosta, con tavoli e panche, l’installazione di cartelli informativi, il restauro delle mura del convento e dell’abside della chiesa e soprattutto il restauro della torre, di cui sono stati ricostruiti il tetto e i piani intermedi, che essendo crollati lasciavano scoperte le strutture murarie. È stato così arrestato il processo di degrado inflitto dal tempo.
Si è provveduto inoltre alla messa in sicurezza dei percorsi e alla sistemazione dell’area circostante. Un’area particolarmente panoramica, da cui si gode una straordinaria vista sul borgo di Calcata, in una sognante atmosfera di altri tempi.