
È notturno e territoriale
Appartenente alla famiglia dei mustelidi, il tasso è reso inconfondibile dalle righe nere che ne attraversano la testa bianca inglobando occhi e orecchie come una maschera. L'aspetto tozzo, la coda corta e le dimensioni – è lungo fino a 80 centimetri e alto 30 alla spalla – ne permette il riconoscimento anche a un fugace avvistamento. "Nella Valle del Treja la sua presenza è riccamente documentata e si presenta ben distribuito lungo tutto il territorio – conferma la naturalista del Parco Valeria Gargini – nonostante ciò non sono in molti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo. Il carattere schivo e le abitudini prevalentemente notturne lo rendono infatti un animale difficilmente avvistabile, la sua presenza però può essere agevolmente rilevata dalle tracce lasciate."
In questo periodo, lungo i sentieri è frequente imbattersi nelle sue impronte, facilmente riconoscibili rimanendo solitamente ben impresse le cinque dita con le lunghe unghie e il cuscinetto centrale. Ma un visitatore più attento può anche individuarne la tana all'interno dei boschi. La tana è il luogo più importante per il tasso, fornendo riparo durante il giorno e la stagione invernale e il posto dove allevare i piccoli. È composta di norma da diverse entrate larghe venti centimetri, che portano ad un intricato sistema di tunnel e camere, davanti a ciascuna entrata un grosso mucchio di terra, estratta durante le operazioni di scavo, le rende riconoscibili. È il più sociale dei mustelidi e più individui possono occupare la stessa tana, o più correttamente, il sistema di tane, che è usato e ampliato anno dopo anno anche per più generazioni.
LA CARTA D'IDENTITÀ
DIMENSIONI: lunghezza testa-corpo 60-70 cm, coda 15-19 cm, altezza spalla 30 cm, peso 10-15 Kg.
DOVE VIVE: nei boschi con zone aperte.
COSA MANGIA: frutta, bulbi, nocciole, ghiande, insetti, lombrichi, mais, anfibi, piccoli mammiferi.
RIPRODUZIONE: si accoppia in primavera, i piccoli, da 2 a 6, nascono alla fine dell'inverno successivo.
COMPORTAMENTO: scava tane anche molto profonde e complesse. È notturno e territoriale. Nei periodi freddi della stagione invernale è meno attivo, ma non va in letargo.
TRACCE: escrementi in buche dette "latrine"; impronte; segni di scavo.