
Il Parco anche quest'anno attiverà un intenso servizio di sorveglianza antincendio per tutelare i boschi e il patrimonio naturale, custodito soprattutto nelle forre del Treja. L'attività è pianificata dettagliatamente e ogni anno il Parco aggiorna il Piano antincendio boschivo in modo conforme al Piano antincendio regionale. Il periodo di massimo rischio è compreso tra il 15 giugno e il 30 settembre. Si individuano le aree a maggior rischio e si definiscono le attività di prevenzione, finalizzate a ridurre il rischio incendi. Oltre alle ricorrenti campagne di sensibilizzazione, si svolge una continua sorveglianza del territorio e di pronto intervento in caso di incendio.
Novità di quest'anno la trasformazione del servizio di sorveglianza da mobile a fisso. Mentre negli anni scorsi la sorveglianza era svolta percorrendo il territorio con il fuoristrada, da quest'estate il personale ha a disposizione due torrette di avvistamento che consentono di controllare una vasta porzione di territorio. Le torrette sono state realizzate dal Parco grazie a un contributo regionale e porteranno a un contenimento dei costi e una maggior sostenibilità del servizio, riducendo il consumo di carburante.
Il Parco garantisce così un controllo di un territorio ben più vasto dei suoi confini per 13 ore al giorno (dai dati storici emerge una capacità di intervento su circa 6.000 ettari) e la possibilità di intervenire con i mezzi a disposizione in breve tempo sugli incendi avvistati.
Tra il 1998 e il 2013 il personale del Parco è intervenuto complessivamente su 94 incendi il 74% dei quali ha interessato aree inferiori ai due ettari. La ridotta superficie coinvolta è in molti casi da mettere direttamente in relazione all'efficacia dell'azione svolta, la cui tempestività ha consentito di contenere gli incendi limitandone la propagazione su estensioni più vaste. I guardiaparco sono infatti in grado di intervenire in molti casi al primo svilupparsi dell'incendio, che più frequentemente si innesca in aree agricole o lungo le strade, riuscendo a spegnerlo e a bonificare l'area prima che siano coinvolte le più vulnerabili e impegnative aree boscate.