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Sentiero di Monte Orlando - Percorso CAI LH17

Sentiero LH (Lazio Handicap), inscritto nelle mappe del CAI (Club Alpino Italiano). Percorribile con ausilio speciale su mono ruota per diversamente abili.

  • Via Lucio Munazio Planco
    Gaeta (LT) - 04024
  • Quick info

    • Difficoltà: T
    • Durata: 1h e 50m
    • Distanza: 3,5 Km
    • Dislivello in salita: 335 m
    • Dislivello in discesa: 335 m

    Cerca nella mappa

    Questo percorso, inserito nelle mappe del CAI (Club Alpino Italiano) tra i 16 del Lazio, definiti nell'ambito del Progetto dei sentieri LH-LHT, è classificato come LH (Lazio Handicap). I percorsi LH sono individuati per favorirne la fruizione a persone non deambulanti, nel rispetto delle loro esigenze fisiche e morali, aiutate da opportuni ausili speciali su mono ruota. Ovviamente potrà essere utilizzato anche da ogni altra categoria e tipologia di visitatore.

    Attenzione

    AVVISO

    Il Parco Regionale Riviera di Ulisse, non dispone di personale in grado di condurre ausili speciali su mono ruota. Gli interessati, dovranno, pertanto, rivolgersi ad altri operatori specializzati e certamente al CAI.

    Il punto di partenza del tracciato (facilmente individuabile tramite una sbarra orizzontale verde) è in via Lucio Munazio Planco, proprio di fronte al muro di cinta di un complesso militare ora in disuso. Iniziato il cammino, si attraversa comodamente il bosco prevalentemente di lecci fino a raggiungere l'area delle antiche polveriere borboniche. Poco prima, può risultare gradevole, sul lato destro, il panorama dell'abitato di Gaeta e la spiaggia di Serapo in primo piano.

    Le polveriere, sono strutture di edilizia militare borbonica in cui venivano stoccate munizioni (in particolare polvere da sparo). La prima che si incontra è la Carolina (seconda metà del 700) in parte andata distrutta per cause ignote all'inizio della II Guerra Mondiale. Di seguito è ben visibile e in buono stato la Ferdinando (1765), al cui interno è ospitato un museo geopaleontologico (aperto soltanto a fini didattici). Proseguendo in discesa, la Trabacco (riedificata dopo l'esplosione del 1760) è posta proprio sul ciglio di una falesia a picco sul mare. Particolarmente interessanti, lungo la discesa verso quest'ultima, i resti di alcune piazzole di tiro e le feritoie di sparo nelle mura che proteggevano la fortezza di Gaeta dagli attacchi portati via mare. Nelle immediate vicinanze della Trabacco, si può apprezzare un suggestivo panorama e scorgere gli uccelli tipici del luogo (gabbiani, cormorani, passeriformi e migratori vari) volteggiare in prossimità delle pareti rocciose. I più fortunati o i più attenti, potrebbero avvistare esemplari di gheppio o, addirittura, di falco pellegrino che è qui, con certezza, nidificante. In tutta l'area delle polveriere, sono anche osservabili la Lavatera marittima e la Barba di Giove, specie botaniche di pregio e sicuro interesse per l'attento naturalista.

    Terminata la sosta alle polveriere e prendendo come punto di riferimento il quadrivio da cui si era passati poco prima, è necessario proseguire in salita su un tratto di sentiero che è pavimentato in pietra ma in seguito sterrato. La maggior fatica per l'ascesa, sarà comunque ripagata da maestosi panorami sulla distesa azzurra del mare. Raggiunta, alla fine della salita, una biforcazione del tracciato, bisognerà scegliere la direzione a sinistra indicata dalle frecce segnaletiche. Dopo un breve attraversamento della vegetazione, ci troveremo sulla strada asfaltata, su cui procederemo in salita. Attraversato il piazzale, che si incontra in seguito e percorreremo l'anello stradale che abbraccia il Mausoleo di Lucio Munazio Planco. Quest'ultimo, (temporaneamente chiuso alle visite e quindi osservabile solo esternamente) potrà essere raggiunto imboccando il viottolo asfaltato che si incontra alla propria sinistra.