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17 Febbraio 2023

Il prezzo della libertà

Convivenza con la fauna selvatica, una scelta consapevole e possibile

Nel mese di gennaio la morte dell’orso Carrito, investito poco al di fuori dei confini del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, ha riportato nuovamente l’attenzione sulla convivenza tra uomo e fauna selvatica in ambienti fortemente antropizzati.

La presenza umana, negli anni, si è spostata a ridosso di habitat che prima erano il regno dei soli animali selvatici, tanto che si possono vedere, oggi più che nel passato, esemplari appartenenti a diverse specie di fauna selvatica sulle strade o addirittura davanti alle abitazioni. La frammentazione del territorio, creata anche dalla rete stradale, ha diminuito gli spazi vitali, effetti barriera che limitano la libertà di movimento degli animali, ed ha alterato le caratteristiche fisiche ed ecologiche degli habitat attraversati dalle strade (inquinamento atmosferico, acustico e luminoso). Gli incidenti che si registrano sulle strade e che minano l’incolumità di animali e persone, soprattutto nei territori che rientrano all’interno o ai confini di aree naturali protette, evidenziano che attuare comportamenti che rendano più semplice la coabitazione fra uomo e animali è sempre più urgente, soprattutto in zone in cui gli animali si avvicinano ai centri abitati alla ricerca di cibo, e diventano sempre più confidenti nei confronti dell’uomo.

Alla base della convivenza ci deve essere la consapevolezza che la tutela della biodiversità è basilare per la loro e la nostra sopravvivenza. Essere prudenti alla guida, prestare attenzione alla velocità, alla segnaletica, all’itinerario che si sta percorrendo può fare la differenza. Non abbandonare rifiuti e accertarsi, quando vengono posti fuori dalle abitazioni, di non lasciarli alla loro portata: gli animali ne sono attratti perché li considerano fonte di cibo, abituandosi così a frequentare centri abitati e avvicinandosi alle strade. È importante evitare comportamenti troppo confidenti, che portano a dare cibo ai selvatici come fossero animali domestici: un’abitudine nociva perché limita la capacità di procacciarsi cibo autonomamente.

Acquisire consapevolezza sull’etologia degli animali, per comprenderli e mettere in pratica quegli atteggiamenti necessari a non creare situazioni di rischio per loro e per noi, è una scelta consapevole e alla portata di tutti, concreta e possibile.

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