Mai indagato in maniera sistematica, il Parco risulta essere frequentato da oltre 30 specie di uccelli, sicuramente meno di quelle che realmente frequentano l'area, e soprattutto ben 10 specie tra anfibi e rettili più diversi mammiferi. Dall'analisi dei resti contenuti nei rigurgiti (borre) di rapaci notturni è stato possibile accertare la presenza di piccoli roditori quali l'arvicola di Savi e una specie non identificata di topo selvatico. Nell'area inoltre sono sicuramente presenti la volpe, la talpa romana e l'istrice. La maggior parte delle specie ornitiche è tipica degli ambienti aperti, colture cerealicole, coltivi arborati, incolti, pascoli aridi, garighe, margini di bosco. Tra le altre sono state osservate l'upupa, il coloratissimo gruccione, il rigogolo. L'area è frequentata anche da alcuni rapaci, come il gheppio, che si avvista frequentemente, ed il nibbio bruno; tra i rapaci notturni sono invece comuni la civetta e il barbagianni. Sono presenti nell'area l'area anche diverse specie legate agli ambienti umidi, come l'usignolo di fiume e la gallinella d'acqua, mentre la presenza del gabbiano reale è legata in particolare alla frequentazione a scopo alimentare della grande discarica dell'Inviolata.
Riguardo all'erpetofauna, vanno citati tra gli anfibi la rana italica e il rospo smeraldino e tra i rettili il biacco e la natrice dal collare. La discreta qualità dei corsi d'acqua è testimoniata pure dalla presenza di altre specie, come il granchio di fiume e numerosi invertebrati tra cui libellule, notonette, scorpioni d'acqua (Nepa cinerea), la patella d'acqua dolce (Ancylus fluviatilis), coleotteri acquatici.