Il perimetro dell'area protetta riportato su google maps è puramente indicativo e non ha valore probatorio o giuridico.
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La Riserva della Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco si estende, per 997 ettari, tra la valle del fiume Tevere e i Monti Cornicolani, con andamento prevalentemente collinare, con vaste aree destinate a pascolo e uso agricolo. L'area è tutelata sia per il valore botanico dei suoi frammenti forestali che per l'intenso carsismo che si manifesta con grotte, inghiottitoi, "sventatori", doline. Fra queste ultime spicca il Pozzo del Merro, dolina di crollo tra le più profonde del mondo (circa 80 mt dal piano campagna e ulteriormente esplorato fino ad una profondità … leggi tutto
La Riserva della Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco si estende, per 997 ettari, tra la valle del fiume Tevere e i Monti Cornicolani, con andamento prevalentemente collinare, con vaste aree destinate a pascolo e uso agricolo. L’area è tutelata sia per il valore botanico dei suoi frammenti forestali che per l’intenso carsismo che si manifesta con grotte, inghiottitoi, “sventatori”, doline. Fra queste ultime spicca il Pozzo del Merro , dolina di crollo tra le più profonde del mondo (circa 80 mt dal piano campagna e ulteriormente esplorato fino ad una profondità di 392 mt), che si caratterizza per le pareti ricoperte di fitta vegetazione e per la presenza di un lago sul fondo.
La Riserva, in cui si estendono gli oliveti da cui si ricava il pregiato olio della Sabina, è sede di aziende agricole private, aziende e istituti sperimentali di tutela ministeriale (zootecnia, fitopatologia, zoologia sperimentale), nonché dell’Università Agraria di Castel Chiodato. Il paesaggio della riserva è frammentato sia in relazione alle condizioni naturali che all’azione dell’uomo.
All’interno del fitto bosco della Macchia di Gattaceca si possono percorrere tre sentieri principali individuati dai numeri di catasto del Club Alpino Italiano 437, 438 e 439 con le relative intersezioni. A Bosco Nardi si può invece percorrere il sentiero ad anello contrassegnato dal numero 436. Tutti i sentieri si sviluppano su aree pubbliche e sono cartografati e descritti nella nuova Carta dei sentieri della Riserva naturale georeferenziata.
Nulla Osta: L.R. 29/97 : “Norme in materia di aree naturali protette regionali”. Art. 28 (nulla osta e poteri d’intervento dell’ente di gestione) “Il rilascio di concessioni od autorizzazioni, relativo ad interventi, impianti ed opere all’interno dell’area naturale protetta, è sottoposto a preventivo nulla osta dell’ente di gestione ai sensi dell’art. 13, commi 1, 2 e 4, della L. 394/1991.” La legge istitutiva della riserva è la L.R. 6 ottobre 1997, n. 29 (B.U.R. 10 novembre 1997, n. 31 S.O. n. 2) clicca su normative
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