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Uomo e territorio

Archeologia e arte

Per le sue caratteristiche strategiche e per la sua facile difendibilità, il luogo è stato occupato già dall'Alto Medioevo.

Una chiesa, una necropoli con sepolture antropomorfe "a logette" ed i resti di un castello medievale (relativi ad un periodo che va dal XI al XIV secolo) sono le strutture, ancora conservate, che testimoniano una lunga continuità di utilizzo del luogo.

L'area presenta anche delle antiche abitazioni rupestri, realizzate lungo il margine della rupe e che inizialmente (primo medioevo) presentavano un'entrata parietale. Esse successivamente sono state modificate e migliorate con l'aggiunta di scale e l'ampliamento di alcuni ambienti (XIII - XIV sec.).

Tradizione e folklore

A Soriano nel Cimino nei primi fine-settimana di ottobre ha luogo la Sagra delle castagne, che si apre con la benedizione dei cavalieri e degli arcieri di ciascuna contrada. Ce ne sono quattro: Papacqua, Rocca, S.Giorgio e Trinità. Alla sera del sabato sfila per i vicoli del centro il Corteo storico, tutt'uno sfoggiare pizzi e drappi coloratissimi, acconciature sontuose, vesti interminabili. Ogni contrada ha i suoi protagonisti, e sono gli Albani e i Mandruzzo per Papacqua, gli Orsini per la Rocca, S.Giorgio che combatte il drago per la contrada per il rione omonimo, la Vecchietta del Carnaiolo (che distribuisce caldarroste) per la Trinità. Chiude la passerella il carro del Riccio, ancora un riferimento stavolta alla castagna, che giunto in piazza si apre svelando il suo contenuto di belle ragazze. L'indomani piazze e strade sono invase dai turisti e dai banchi delle rivendite di miele, dolci e liquori tipici, nocciole e oggetti d'artigianato. Ma naturalmente a imperversare sono soprattutto le castagne, le vojole, arrostite sui fuochi negli enormi corvelli e distribuite ancora bollenti ai passanti. Nel pomeriggio della domenica si corre il Palio, nel campo Giannotti non lontano dal paese. Una serie di gare di destrezza impegna cavalieri ed arcieri fino all'annuncio della contrada vincitrice, dato poi in piazza con enfasi adeguata e – come in ogni palio che si rispetti - conseguenti scene di giubilo e disperazione. Conclude la giornata l'esibizione del gruppo storico Spadaccini. Il weekend successivo si ricomincia. Al giovedì l'investitura dei cavalieri, al venerdì l'inquisizione e la condanna della Strega, al sabato sera la rievocazione della storica battaglia del Fosso del buon incontro, alla domenica esibizione di sbandieratori e, a scenografica conclusione, replica del sontuoso Corteo storico.