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Le Ginestre, piante colonizzatrici dei suoli vulcanici

    Tra gli arbusti che prediligono i suoli vulcanici del Parco dei Castelli Romani ci sono le Ginestre, che spiccano in mezzo al verde di boschi e sentieri, in tarda primavera e nel periodo estivo grazie al colore giallo intenso dei loro fiori.
    Le ginestre appartengono alla famiglia delle Leguminose, piante caratterizzate dalla presenza di speciali tubercoli radicali nei quali albergano in simbiosi specifici batteri (detti azotofissatori) che riescono ad assorbire e trasformare l’azoto presente nell’atmosfera in sali, che vengono poi assorbiti dalla pianta. Questo processo è molto importante sia per la conservazione della fertilità del terreno sia per la crescita stessa della pianta, che riesce in questo modo a colonizzare facilmente anche i suoli più magri. Nel Parco dei Castelli Romani le ginestre più diffuse sono la Ginestra dei carbonai e la Ginestra odorosa, che costituiscono dense formazioni arbustive definite “scopiglieti”, molto diffuse nel territorio.

    La Ginestra dei carbonai (Cytisus scoparius) fiorisce tra maggio e giugno, ha rami spigolosi di colore verde intenso, foglie semplici nella parte superiore del ramo mentre nella parte inferiore composte da tre foglioline riunite su lunghi piccioli; i fiori sono di colore giallo zafferano e inseriti all’ascella delle foglie; i frutti sono un legume di colore bruno lungo 3-5 cm.  Nell’area dei Castelli Romani la Ginestra dei Carbonai è chiamata “scopiglia”, in quanto usata in passato dai carbonai per realizzare scope usate per pulire le aree carbonili; era anche largamente utilizzata per realizzare il tetto conico delle capanne dei pastori. Questo arbusto è inoltre un'apprezzabile specie foraggiera utilizzata in inverno dalla fauna selvatica.

    La Ginestra odorosa (Spartium junceum) fiorisce tra maggio e luglio, presenta rami eretti di colore verde deciso, lisci, a sezione circolare, simili a quelli dei giunchi. Le foglie si presentano piccole, lanceolate e opposte e cadono quasi subito lasciando i rami verdi scoperti; i fiori di un giallo intenso sono delicatamente profumati, il legume è di colore bruno-nerastro. La troviamo diffusa su scarpate e terreni impervi ed ha un’importanza rilevante per il consolidamento dei suoli franosi e superficiali. Inoltre è una pianta che riesce a difendersi efficacemente dagli incendi in quanto ha la capacità di produrre nuovi rami (polloni) dalle parti rimaste meno esposte all’azione distruttiva del fuoco. Dai rami della ginestra odorosa si può ricavare una fibra tessile conosciuta già dai romani, greci e cartaginesi che la utilizzavano per tessere le vele delle navi. Grazie alla loro resistenza e flessibilità i rami sono ancora utilizzati per legare ai sostegni viti ed ortaggi e per costruire piccoli cesti.

    Tratto da:
    Guida al riconoscimento di alberi e arbusti del Parco Regionale dei Castelli Romani – edizione 2001

    Alberi e Arbusti del Parco dei Castelli Romani – testi di Paolo Bassani – disegni di Laura Lotti – edizione 1992

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