Un convegno partecipato e di qualità quello che si è svolto nella sede del Parco dei Castelli Romani, Villa Barattolo a Rocca di Papa (RM), nella Giornata mondiale dell’Acqua 2023.

Un confronto scientifico organizzato dal Parco in collaborazione con l’ENEA, incentrato sui laghi del territorio in particolare il lago Albano, per riflettere sulle problematiche presenti e le possibili soluzioni da attuare in base agli esiti del progetto “BlooWater”, ed agli strumenti a disposizione per una gestione più sostenibile della risorsa acqua, in un contesto fortemente antropizzato quale quello dei Castelli Romani, che nell’ultimo ventennio ha assistito ad un abbassamento cospicuo del livello delle acque, dovuto all’eccessivo sovrasfruttamento delle falde, con risvolti negativi sulla quantità e qualità dell’acqua, aggravati dal cambiamento climatico, ovvero dalla persistente scarsità di piogge che non permettono un’adeguata ricarica delle falde dei nostri laghi di origine vulcanica. 

Dopo i saluti istituzionali del direttore della Direzione regionale Ambiente dott. Vito Consoli, il dibattito ha visto avvicendarsi nel corso della giornata, studiosi e ricercatori dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio), ISS (istituto superiore di Sanità), Regione Lazio, Città metropolitana di Roma Capitale, Jembuilt, che hanno parlato dello stato di salute delle acque e dell’ecosistema lago, in base a monitoraggi attuati sugli inquinanti, il ruolo del gas nel lago Albano, i rischi territoriali legati ai bacini lacustri, ma anche dell’uso sostenibile delle risorse idriche e delle possibili metodologie di promozione e valorizzazione del patrimonio materiale immateriale compreso il paesaggio agricolo che gravitano intorno a questo delicato ma allo stesso tempo prezioso territorio. 

Il convegno, ha rilasciato crediti formativi a geologi e geometri, si è concluso con l’intervento e i saluti del direttore del Parco dott.ssa Emanuela Angelone.