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Uomo e territorio

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Comuni

Il territorio della Riserva si presenta con ampi pianori incisi dalle valli fluviali dei due fossi che la delimitano ad est (fosso dell'Acquafredda) e ad ovest (fosso di Montespaccato).Tra il pianoro e il fondovalle si raggiungono dislivelli di trenta metri. Questo elemento genera diversi microclimi: i pianori sono solitamente piu ventosi e freschi, mentre i fondovalle sono più protetti e piu caldi, con differenze di temperatura di alcuni gradi. Sui due fossi confluiscono numerose vallette laterali in cui spesso scorrono ruscelli alimentati da sorgenti.

Le parti pianeggianti della Riserva sono in gran parte coltivate. Intorno al fosso dell'Acquafredda si coltivano prevalentemente ortaggi di stagione, legumi (fave e piselli). Ci sono molti alberi da frutta: albicocchi, mandorli, fichi, noccioli e melograni. Lungo il fosso di Montespaccato le colture sono più estensive e vi si trovano colza, orzo o girasole. In una piccola parte dell'Area Protetta c'è pascolo di ovini. Inoltre, la Riserva ospita un allevamento davvero speciale. Si tratta di polli e conigli in via d'estinzione, anticamente diffusi nelle fattorie italiane. RomaNatura organizza visite per le scuole per ammirare lo splendido mantello del coniglio focato, l'insolito piumaggio della gallina siciliana o il buffo ciuffo di piume che ondeggia sul capo della bianca padovana.

Storia del territorio

Sull'origine del nome "Acquafredda" le notizie sono incerte. Procopio nel Bellum Gothicum narra che Totila venendo ad assaltare Roma si sia fermato per bagnarsi nel fosso, che sarà dell'Acquafredda, proprio per la freschezza delle acque.

In epoca romana l'area era attraversata dall'antica via Cornelia, ora quasi completamente scomparsa, e lambita dai tracciati della via Aurelia e della via Boccea, lungo cui si concentrano anche alcuni circoscritti siti archeologici.

Archeologia e arte

Sull'origine del nome "Acquafredda" le notizie sono incerte. Procopio nel Bellum Gothicum narra che Totila venendo ad assaltare Roma si sia fermato per bagnarsi nel fosso, che sarà dell'Acquafredda, proprio per la freschezza delle acque.

In epoca romana l'area era attraversata dall'antica via Cornelia, ora quasi completamente scomparsa, e lambita dai tracciati della via Aurelia e della via Boccea, lungo cui si concentrano anche alcuni circoscritti siti archeologici.