Una nuova ricerca scientifica nella Valle del Treja
Nel mese di gennaio il DAFNE, Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università degli Studi della Tuscia, e il Parco hanno stretto un importante accordo di collaborazione per promuovere e realizzare progetti di ricerca e studio all’interno dell’area protetta con l’obiettivo specifico di aumentare le conoscenze sulla presenza e la biologia di insetti nel Parco.
In attuazione di questo accordo, la settimana scorsa, i ricercatori del DAFNE, coordinati dal dott. Mario Contarini, hanno avviato le prime attività, posizionando una serie di trappole in alcuni noccioleti abbandonati nel Parco. Scopo della ricerca è valutare la diversità specifica e la dimensione delle popolazioni di insetti coleotteri, in particolare scolitidi, in noccioleti a differente gestione fitosanitaria. Gli scolitidi sono piccoli insetti i cui stadi giovanili vivono all'interno del legno, sono comunemente presenti negli ecosistemi forestali e in quelli agrari possono causare danni alle produzioni. La ricerca consentirà di confrontarne le popolazioni in ambienti in corso di naturalizzazione, i noccioleti abbandonati lungo il Treja, e in noccioleti coltivati con differenti tecniche agronomiche, come agricoltura integrata e metodi biologici.
Parallelamente allo studio sugli scolitidi è stato avviato anche il monitoraggio di un acaro galligeno (Phytoptus avellanae), un piccolo organismo che si nutre nelle gemme provocando la formazione di galle ed è causa di gravi danni negli impianti di nocciolo coltivati. Inoltre, a breve, inizierà anche il monitoraggio degli acari fitoseidi, predatori naturali del Phytoptus, con lo scopo, anche in questi casi, di confrontarne le popolazioni in ambienti agricoli a differente modalità di gestione.
Le trappole, appese ai rami dei noccioli, resteranno posizionate per alcuni mesi e saranno periodicamente controllate dai ricercatori dell’Università. Chiediamo, come sempre, la collaborazione di tutti e di evitare di avvicinarsi all’attrezzatura e di toccarla per non compromettere i risultati della ricerca.