
(Lamone Land Art)
L’opera, intitolata FRONTAC, ttinge a vari elementi fondamentali del territorio mettendo
in relazione la storia geologica del luogo caratterizzato principalmente dalla
sua natura vulcanica, e l’identità storica che lega questo luogo all’antica presenza del
misterioso popolo etrusco.
Allo stesso tempo, questi due concetti fondamentali si intrecciano con la poetica di
Magni incentrata da tempo sul tema del conflitto umano e sul rapporto Uomo-Natura,
unitamente al tema della memoria, per una riflessione che intende accendere i riflettori
anche sull’attualità dei nostri tempi.
Tante - quindi - sono le casuali e felici connessioni tra Luogo-Storia-Natura-Artista,
utili a generare il tema di questa installazione che concilia tutti questi elementi mettendoli
in stretta relazione.
Il percorso artistico di Magni è infatti strettamente legato al tema del “Vulcano”, già
espresso in un ciclo pittorico e simbolo di unione tra l’elemento della “Montagna”
(tema basilare di un altro ciclo iniziale fondamentale, simbolo di connessione tra terra
e cielo, tra elementi terreni e soprannaturali) e l’elemento del Fuoco (ennesimo tema
molto caro a Magni e strettamente legato ai precedenti).
Il Fuoco, elemento primordiale e simbolo di trasformazione per antonomasia, di ciclicità
delle cose, di Vita e di Morte è qui cristallizzato negli affascinanti scenari delle
“murce” della Selva, nelle sue rocce di magma solidificato.
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