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26 Agosto 2019

Il Consiglio di Stato sostiene le ragioni della tutela ambientale

Nuovo successo dell’Ente Parco dei Castelli Romani: il distributore di carburanti su via Tuscolana non si farà

Si è conclusa positivamente la vicenda che ha visto contrapporsi l’Ente Parco e una società privata, alla quale il Parco aveva negato il nulla osta per la realizzazione di un nuovo distributore di carburanti su via Tuscolana, nel territorio comunale di Monte Compatri (RM). La società a quel punto aveva chiesto l’intervento della giustizia amministrativa per dirimere la questione.

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dalla società richiedente, rimarcando la piena validità delle norme di salvaguardia generali stabilite dall’art. 8 della L. R. 29/97 la cui validità è stata prorogata a tutto il 2019.

Questo è solo uno dei numerosi casi che l’Ente Parco deve fronteggiare in sede giurisdizionale, con un continuo e notevole dispendio di energie e risorse, per disciplinare la richiesta di infrastrutturazione non sempre sostenibile nell’ambito di un’Area Protetta, nell’interesse della intera comunità.

Le esigenze economiche – commenta il presidente dell’Ente Parco, Gianluigi Peduto – si devono contemperare con la sostenibilità ambientale. Il Parco non è contro le legittime aspirazioni di crescita economica, ricordiamo infatti che lo sviluppo socio-economico delle popolazioni del territorio è una delle motivazioni con cui fu istituito l’Ente, nel 1984, ma è necessario tutelare i Castelli Romani da un continuo e indiscriminato assalto, valutando di volta in volta se ci sono le condizioni ambientali per fare, e per fare bene”.

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