
Imparare divertendosi e conoscendo il proprio territorio: è ciò che alcuni ragazzi dell’istituto omnicomprensivo Leonardo da Vinci di Acquapendente, in collaborazione con la Riserva Naturale di Monte Rufeno e il comune di Acquapendente, hanno sperimentato, partecipando ad un progetto didattico finalizzato a contrastare gli stereotipi di genere e i pregiudizi che alimentano il gap delle conoscenze tra gli studenti e le studentesse, in un'iniziativa inserita nel programma “Estate delle meraviglie” della Regione Lazio.
In estate si imparano le STEM
L’estate per i giovani non è tutta e sempre poltrire al sole sulla spiaggia, per venticinque ragazzi di Acquapendente le due ultime estati sono state caratterizzate dallo studio delle STEM. Sono ragazzi della locale scuola secondaria di primo grado, seguiti (questa è una novità) non dai loro insegnanti ma da quelli della secondaria di secondo grado.
STEM è un acronimo che significa Science Technology Engineering Mathematics. Programma promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità e finalizzato alla parità tra femmine e maschi, in relazione alle conoscenze scientifiche. I ragazzi guidati dalla scuola e dalla Riserva Naturale Monte Rufeno, hanno imparato, faticando ma con divertimento e motivazione, diverse discipline scientifiche particolarmente orientate alla conoscenza del territorio e alle scienze naturali.
Conoscere il proprio territorio nella sua storia, recente e antica, vuol dire amarlo e quindi proteggerlo e questo è esattamente l’obiettivo di un’area protetta. Mentre la scuola ha come finalità l’apprendimento, la conoscenza e l’acquisizione di professionalità dei propri ragazzi. Tutto questo può essere conciliato e condiviso se c’è una buona collaborazione fra queste due agenzie educative e questo è stato. Il contributo del Comune ha poi consentito la realizzazione logistica del progetto mettendo a disposizione locali e trasporti.
Il resoconto di questo progetto biennale si è svolto il 22 agosto e oltre ai rappresentanti degli enti, erano presenti anche molte altre persone fra cui i genitori ed i familiari dei ragazzi, insegnanti e altri interessati. Una mostra fotografica ha documentato i lavori svolti e, spiegata al pubblico dai protagonisti del progetto, ha rappresentato il “gran finale” del lavoro.
L’iniziativa era inserita nel programma “Estate delle meraviglie” della Regione Lazio e nella manifestazione “Viaggio nella civiltà contadina e artigiana” giunta alla XXII edizione.
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