ParchilazioParchilazio
21 Dicembre 2018

Riparte il monitoraggio del Parco sul Falco pellegrino

Il Parco sta riattivando il progetto relativo al monitoraggio del Falco pellegrino, un’azione di videosorveglianza applicata alla coppia di falchi che nidificano presso il lago Albano a Castel Gandolfo. Il monitoraggio è iniziato in fase sperimentale nel 2003, con l’installazione di telecamere all’interno della cavità rocciosa adibita a nido, le immagini registrate sono state utilizzate per scopi di studio e divulgazione. Il progetto si avvale dell’esperienza di due tecnici ornitologi specializzati nella realizzazione di documentari naturalistici, la sorveglianza è stata anche utile per scoraggiare la predazione di uova e pulcini, venduti al mercato nero, da persone senza scrupoli. Tre i falchi nati e involati in quella stagione riproduttiva con le immagini gestite online da un operatore che le girava in rete, trasmesse anche in diretta televisiva da Rai Tre con “Buongiorno Regione” e dal TGR.

Vista l’enorme popolarità riscossa dal progetto il Parco dei Castelli Romani ha deciso di riattivare il monitoraggio attraverso il ripristino, durante il periodo invernale che precede la riproduzione, delle telecamere all’interno dei nidi. Finalità del progetto è sempre il controllo dei falchi pellegrini attraverso la videosorveglianza che permetterà la diffusione delle immagini sul web, ma anche l’acquisizione di dati scientifici importanti, sul comportamento di una specie delicata e allo stesso tempo fondamentale per l’equilibrio della catena alimentare. La loro presenza, la loro capacità di riproduzione, di adattamento e il loro comportamento, rappresentano elementi di indiscutibile valore della qualità ambientale del territorio del Parco. In questi anni inoltre, non si sono più verificati prelievi illegali di uova e pulcini, ma nuove coppie di questa specie hanno nidificato con successo in altre zone dell’area naturale protetta.

Il falco pellegrino è una specie ormai in grande espansione in tutta Italia e gode di ottima salute; ha occupato quasi tutti i siti di nidificazione naturali disponibili e anche quelli artificiali messi a disposizione sugli alti edifici nelle grandi città (Roma compresa).

La mappa di Parchilazio.it

Cerca nella mappa