
Ritrovato il giorno di San Giuseppe ad Ostia un piccolo di tartaruga marina Caretta caretta battezzato subito Peppiniello.
Debilitato, denutrito e disidratato era sulla spiaggia libera di Capocotta, e subito è stata attivata la staffetta per il salvataggio tramite segnalazione alla capitaneria di porto e il recupero con il personale di Zoomarine, che fa parte della rete di TartaLazio, e quindi il trasferimento urgente a Portici, dove ad accudirlo c'è il team della stazione, coordinato da Sandra Hochscheid. Ma le prime terapie mediche sono state date da Luca Marini, referente regionale della rete TartaLazio, che ha materialmente provveduto al trasporto della tartarughina a rischio assiderazione. Infatti i piccoli di Caretta caretta che nascono sulle coste tirreniche restano nel bacino del Mediterraneo e devono affrontare le temperature invernali del mare, che scendono anche sotto i 15 gradi.
"Così, stiamo lentamente portando il piccolo esemplare a una temperatura corporea più alta, per stimolare l'appetito e per incominciare un più efficace trattamento medico” spiega la coordinatrice del centro. Poi, sarà il caso di aiutarlo a crescere in una delle vasche che ospitano le Caretta caretta in difficoltà (sono 18 al momento gli esemplari ricoverati nel centro di Portici, una vera e propria eccellenza nazionale). Quando sarà grande trenta centimetri – e dunque più forte e meno appetibile per i predatori – sarà quindi liberato in mare, dove – grazie ai suoi angeli custodi - potrà riprendere la sua vita libera, dopo l’inatteso incidente di percorso.