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6 Giugno 2017

La lontra riappare dopo decenni nel nord del Lazio

“Un avvistamento che ha dell’incredibile”: questa l’esclamazione di Vito Consoli, della Direzione Ambiente e Sistemi Naturali della Regione Lazio.

La media e bassa valle del Fiora, uno dei fiumi più intatti dell’Italia centrale, fino alla fine degli anni ’90 ospitava ancora una piccola popolazione di lontra, un magnifico mustelide. La sua caratteristica è quella di preferire acque assolutamente cristalline, ricche di risorse alimentari a cominciare dai pesci, di cui la lontra è grande consumatrice.

Dopo decenni di assenza, recentissimamente sono state rinvenute tracce certe della sua presenza, suffragate da elementi inconfondibili. I massimi esperti sono concordi e hanno validato questa presenza.

“Per noi è un grande segnale positivo – aggiunge Consoli – perché la lontra è tuttora considerata una specie a rischio di estinzione, la cui presenza registra una insperata inversione di tendenza e soprattutto premia la perseverante politica di attenzione e tutela ambientale della nostra Regione.”

Questa segnalazione ha suscitato un notevole interesse tra gli studiosi e i tecnici naturalisti, ma ha anche destato la curiosità di molti appassionati, anch’essi favorevolmente impressionati dalla notizia.

Per un approfondimento del monitoraggio sono stati incaricati i guardiaparco della Riserva naturale Regionale Selva del Lamone, in quanto i più vicini geograficamente.

“La lontra rappresenta al tempo stesso le nostre speranze e le nostre certezze – conclude Consoli –. Da un lato per i risultati delle attività di protezione e dall’altro perché abbiamo una testimonianza diretta della capacità di risposta del nostro ambiente.”

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