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2 Maggio 2017

Cinghiali, quinta ordinanza comunale

Anche Lariano si attiva per contenere i danni da fauna selvatica

Si infoltisce il gruppo dei Comuni del Parco dei Castelli Romani che stanno adottando provvedimenti concreti per il contenimento dei danni da fauna selvatica.
È del 9 settembre 2016, rinnovata nell’aprile dell’anno in corso, la nota dell’Ente Parco con la quale si invitavano i 15 Comuni dei Castelli Romani ad emanare ordinanze che vietassero la pratica del foraggiamento della fauna selvatica.
Prima di Lariano si sono attivate le Amministrazioni di Ariccia, Albano Laziale, Monte Compatri e Grottaferrata.
Il foraggiamento artificiale di cinghiali, e di qualsiasi altro esemplare di fauna selvatica, è una pratica dannosa e controproducente in quanto, oltre a creare un surplus di cibo che può squilibrare le naturali dinamiche ecosistemiche, facilita l’avvicinamento degli animali ai centri abitati e presso le sedi stradali, diminuisce il naturale timore degli stessi per l'uomo, favorendo la possibilità di incontri ravvicinati.
L’abbandono di cibo o di rifiuti organici in prossimità delle strade invita gli animali al loro attraversamento, con il rischio di  gravi collisioni.
Da evitare, inoltre, il deposito dei contenitori per i rifiuti umidi domestici in luoghi accessibili alla fauna selvatica. Anche in questo ambito, il Parco ha invitato i Comuni ad agire con efficacia.

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