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13 Giugno 2016

Gli incendi boschivi

Una delle criticità del nostro territorio durante la stagione estiva, è sicuramente quella legata al pericolo di incendi, che impegna il Corpo Forestale dello Stato, i Vigili del Fuoco, il servizio regionale di Protezione Civile e le associazioni di volontariato di Protezione Civile, in una quotidiana ed attenta attività di vigilanza, supportata, all’interno delle aree naturali protette, dall’attività dei Guardiaparco che presidiano costantemente il territorio in grado quindi di avvistare e segnalare tempestivamente la presenza di focolai.

Dal 15 giugno al 30 settembre 2016, riparte la campagna relativa all’antincendio boschivo, le superfici forestali in Italia ricoprono circa un terzo della penisola. Questo prezioso patrimonio naturale è continuamente messo a dura prova dalla piaga degli incendi che hanno assunto negli ultimi anni le dimensioni di una vera e propria emergenza nazionale.

L’Italia è un paese esposto a rischi di origine naturale e soprattutto antropica, in generale il fuoco nasce quando sono presenti tre elementi:
• il combustibile: tutto ciò che può bruciare (carta, legno benzina ecc.);
• il comburente: l’ossigeno presente nell’aria;
• il calore: tutto ciò che può provocare l’aumento della temperatura (fiammifero, sigaretta accesa, fulmine ecc).

Risulta chiaro quindi, che le cause naturali che possono scatenare un incendio boschivo sono piuttosto sporadiche in quanto all’interno di un bosco manca il calore necessario per innescare una reazione chimica a catena. Malgrado ciò, molti sono gli elementi che hanno aumentato le cause di incendio negli ultimi anni: la cementificazione, l’eccessiva antropizzazione di alcune aree, le speculazioni connesse alle superfici forestali percorse dal fuoco, la mancata manutenzione di terreni, l’abbandono sconsiderato di rifiuti, tutto questo ha accresciuto la vulnerabilità legata al fenomeno.  

I roghi, quando non dipendono da irresponsabilità o distrazione, sono quasi tutti dolosi, in parte si spiegano con la tradizione agropastorale che considera il fuoco un mezzo per procurarsi nuovo pascolo o, nel caso dei contadini, per rigenerare la fertilità del terreno. Sebbene il rischio incendi si sia ridimensionato nel tempo grazie a campagne di sensibilizzazione e a una miglior organizzazione dell’apparato antincendio della Protezione civile e delle Regioni, la lotta per arginare questa piaga risulta essere ancora uno degli obiettivi prioritari attraverso i quali diffondere una cultura basata sul senso civico e sul rispetto dell’ambiente.

Nella lotta agli incendi è di fondamentale importanza l’applicazione della legge quadro n. 353 del 2000 che prevede il censimento delle superfici percorse dalle fiamme e sulla quale si basa ed è predisposto il “Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi”. 

Quello che tutti noi possiamo fare per evitare incendi è rispettare alcune regole comportamentali molto semplici ma efficaci:

• durante i pic-nic, accendi il fuoco solo in aree appositamente attrezzate (barbeque)
• non abbandonare mai rifiuti nei boschi, in particolare la carta e la plastica sono facilmente infiammabili
• non rinnovare il pascolo bruciando, in modo incontrollato, la vegetazione erbacea secca
• non bruciare stoppie o residui vegetali in prossimità di aree boschive, terreni incolti o quando c’è vento
• non gettare mai mozziconi di sigaretta ancora accesi
• non parcheggiare l’automobile a contatto con l’erba secca: il calore della marmitta può emettere scintille ed innescare un incendio
• rispettare sempre la segnaletica che informa sul pericolo di incendio
• se avvisti un incendio, avvisa tempestivamente per telefono i Vigili del Fuoco al 115, il Corpo Forestale dello Stato al 1515, la sala operativa della Protezione civile del Lazio 803 555, Carabinieri 112, fornendo tutte le indicazioni dettagliate sul luogo dell’incendio

Il patrimonio boschivo è di tutti, difendiamolo!

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