
Questo breve corso d'acqua nasce dalla confluenza di alcuni tranquilli ruscelli minori, scorre da est verso ovest ma, prima di gettarsi nel Turano, incide delle gole profonde che separano di netto la dorsale del Monte Cervia dal rilievo isolato di Monte S. Giovanni a nord di Collalto Sabino . L'accidentato percorso nell'alveo è una rappresentazione ideale della capacità dell'acqua di scolpire, scavare e levigare la tenace roccia calcarea. Nel silenzio interrotto solo dal vento che muove le foglie o dal verso stridulo della ghiandaia si incontra un susseguirsi continuo di sorprese: pozze isolate abitate da anfibi e larve di insetti, massi ciclopici, pareti rocciose, piscine naturali, cascate. La passeggiata va affrontata con le dovute cautele anche perché, d'inverno, l'impeto della corrente invita a mantenersi sui versanti che in alcuni tratti sono percorribili con difficoltà.