
Nell'ambito delle varie iniziative che si terranno da lunedì 24 a domenica 30 novembre p.v., ultima settimana evento della campagna UNESCO "Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014" (DESS), condotta dalla Commissione Nazionale Italiana dell'UNESCO, martedì 25 novembre si svolgerà il Convegno intitolato "Per una Buona Educ-Azione: l'educazione formale e non formale allo Sviluppo Sostenibile" a Roma alle 9,30, presso la Sale Società Geografica Italiana, (Villa Celimontana, Via della Navicella 12) con la partecipazione di rappresentanti del Comitato Nazionale per il Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile. L’evento del 25 novembre, vuole offrire un'occasione per fare il punto sul ruolo dell'Educazione allo Sviluppo Sostenibile in Italia e sulle sue prospettive future, ma è anche un confronto di idee, valori, principi e buone pratiche per l'educazione allo sviluppo sostenibile non solo nel mondo della Scuola, ma nel Mondo associativo ambientalista, i Parchi, il Sistema Nazionale INFEA, i Media attivi in campo Educativo e Ambientale. Durante la mattina è previsto l'intervento del Direttore dell'Agenzia Regionale per i Parchi, Vito Consoli, il quale dopo una introduzione di carattere generale su quanto è cambiato nel sistema dei parchi negli ultimi dieci anni, porrà l'attenzione sulla centralità delle aree protette in una strategia nazionale per l'educazione ambientale. Inoltre informerà tutti i partecipanti sul riavvio di GENS 2.0. il programma di educazione ambientale promosso dall'ARP che coinvolge il sistema dei Parchi regionali del Lazio. Per quanto riguarda le prossime iniziative, giovedì 27 novembre, è stato organizzato in ARP una riunione propedeutica all'organizzazione di un Seminario per parlare e discutere del futuro della rete INFEA nel Lazio. Il seminario naturalmente coinvolgerà oltre i rappresentanti della rete anche i rappresentanti delle aree protette che si occupano di Educazione Ambientale. "Comune a tutte queste iniziative [che mettono al centro la realizzazione dei diritti di cittadinanza in condizioni di sostenibilità] è infatti un'idea di futuro, non ancora definibile nei dettagli ma orientato ad un cambiamento che permetta di passare da un mondo fondato sulla quantità ad un mondo che assuma come valore la qualità: della vita, dei rapporti tra gli uomini, dei rapporti tra l'uomo e il pianeta. Condizione per questo cambiamento è appunto un diverso modo di pensare, una diversa cultura, una diversa educazione" (Documento Italiano UNESCO DESS per un impegno comune, 2006).