
Il mulino ad acqua viene edificato per ultimo, nel 1831, quando gli abitanti del borgo si erano trasferiti negli abitati meglio difendibili sulle alture ed il Treja era tornato solitario.
Restaurata da qualche anno come la vicina torretta d’avvistamento, la mola oggi ospita al pian terreno la macina collegata alla ruota, in parte ricostruita. Al primo piano c’è un’esposizione storica e archeologica sul luogo; al secondo piano vi sono alcuni pannelli che spiegano cos’è la biodiversità, con un apiario dimostrativo a scopo didattico. D’età medievale e quindi antecedente, la torretta era in origine più alta e ricoperta da un tetto in scandole di pietra.