
Martedì 1 dicembre 2015 si è svolto a Bologna, presso la sede della Regione Emilia-Romagna, l'incontro:
«Uno sguardo oltre “l’emergenza cinghiale”» organizzato dal Gruppo per la conservazione e la gestione dei grandi mammiferi (GLAMM, Associazione Teriologica Italiana ATIt).
L'iniziativa è nata come risposta scientifica e gestionale alle situazioni di presunta “emergenza” e di diffuso allarmismo sociale verificatesi in Italia negli ultimi anni e si è articolata in due sessioni: al mattino l’aggiornamento su base scientifica delle attuali conoscenze sul cinghiale e al pomeriggio il confronto con esperti e portatori d’interesse sulla gestione delle popolazioni.
Alla giornata hanno partecipato circa 300 persone provenienti da tutta Italia e a vario titolo interessate al cinghiale: personale delle aree naturali protette, forze di polizia ambientale nazionali e locali, tecnici di regioni ed enti locali, ricercatori universitari, membri di associazioni ambientaliste e animaliste, agricoltori, cacciatori, rappresentanti di associazioni di categoria del mondo agricolo e del mondo venatorio, semplici appassionati di fauna selvatica.
L’aggiornamento delle conoscenze si è svolto sotto forma di seminari nei quali vari esperti hanno presentato i dati scientifici più recenti sul cinghiale oggi disponibili per l’Italia e l’Europa. Tra i seminari l’ultimo, relativo alla gestione faunistica e venatoria, è stato tenuto dal dott. Andrea Monaco dell’Agenzia Regionale per i Parchi - Regione Lazio, uno dei fondatori del GLAMM.
I dati scientifici hanno permesso di sfatare alcune “leggende metropolitane” sul cinghiale, per esempio che ogni femmina si riproduce sempre almeno due – tre volte l’anno, che tutti i cinghiali presenti in Italia provengono dall’Europa dell’est, che solo una forte pressione venatoria è in grado di limitare la crescita delle popolazioni, che i cinghiali sono inclini ad attaccare l’uomo. Sempre nell’intento di promuovere una conoscenza della specie basata sui fatti anziché sugli aneddoti e le leggende, nel corso della giornata, l’Associazione Teriologica Italiana e il GLAMM hanno presentato il documento “Il cinghiale: una specie che non lascia indifferenti”, contenente la risposta alle 16 domande più frequenti sul cinghiale. Il documento è a disposizione di chiunque sia interessato sul sito web dell’A.T.It. alla sezione “FAQ”.
Il confronto con esperti e portatori d’interesse si è svolto sotto forma di tavola rotonda e ha delineato le possibili strategie gestionali da attuare in futuro per realizzare i seguenti obiettivi: ridurre significativamente gli impatti economici ed ecologici del cinghiale, mantenerne popolazioni vitali in quanto componenti degli ecosistemi, ridurre il conflitto sociale legato alla presenza del cinghiale. Tutto ciò con il fine ultimo di superare l’approccio dell’emergenza e inserire la gestione delle popolazioni nella ordinarietà degli interventi sulla fauna selvatica.
I video dei seminari e della tavola rotonda saranno a breve disponibili on line sul sito web della Regione Emilia – Romagna e saranno accessibili anche dalla sito web dell’ATIt. Qui saranno anche disponibili le presentazioni dei relatori.