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Parco dei Mostri o "Sacro Bosco"

    Partorito dalla stravagante fantasia di Vicino Orsini, fu realizzato nel 1564 e cioè, occorre notare, in un'epoca spesso avvezza a stranezze ed esoterismi che servissero a esplorare nuove frontiere della conoscenza (si pensi all'allora fiorente alchimia) e dello spirito. Sulle balconate naturali che offriva il terreno in pendenza in cui erano presenti grossi massi vulcanici, l'Orsini fece scolpire una gran quantità di figure mostruose, tra il rigoglio della vegetazione. Draghi, orchi, destrieri alati, testuggini dalle proporzioni gigantesche che spuntano all'improvviso tra i rami, un po' sorprendono un po' inquietano ad ogni passo il visitatore. La visita non segue un itinerario preciso ma si lascia guidare dalla curiosità e dai varchi nel verde. Poco distante dall'ingresso si alza anche un tempietto sormontato da una cupola, sembra fatto costruire dall'Orsini come omaggio a sua moglie, la bellissima Giulia Farnese. Più avanti è invece una bizzarra costruzione pendente, dove chi ha passo sicuro può divertirsi a sfidare le leggi di gravità. Altrove, sirene, orsi, un mascherone dalla bocca spalancata al cui interno è ricavata una grotta, e varie mostruosità animano qua e là gli angoli del parco. Il tutto è accompagnato da iscrizioni misteriose, una meno delle altre: "Voi che pel mondo gite errando vaghi / di veder meraviglie alte et stupende / venite qua, dove son facce orrende...".

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