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Necropoli di S. Giuliano

    Secondo gli archeologi, nessuna necropoli etrusca conosciuta presenta una varietà e ricchezza di tipi sepolcrali come San Giuliano. Risalente al VII secolo a.C., sorge sui fianchi di una rupe tufacea occupata da un insediamento stabile già durante l'età del Bronzo. Ma è durante il VI secolo a.C. che la città di Marturanum conobbe il massimo splendore, favorita dalla posizione naturalmente fortificata sulla via che da Cerveteri conduceva a Orvieto, fino a diventare l'avamposto della potente Tarquinia verso Roma. Dal parcheggio del Caiolo si raggiungono le prime tombe visitabili, bellissime: il Tumulo del Caiolo e le tombe cosiddette dei Carri e dei Letti. Poi seguendo il sentiero che scende nel vallone s'incontrano via via le altre, a partire dalle tombe dette Palazzine, senza mancare di osservare il solitario ambiente del fosso che scorre tra felci e sotto le chiome degli alberi. Una tabella segnala la tomba più monumentale, quella della Regina, con la facciata alta dieci metri, mentre la non lontana tomba del Cervo presenta sopra una gradinata laterale una singolare scultura a bassorilievo: rappresenta la lotta tra un cervo e un lupo ed è stata scelta dal parco come logo stilizzato dell'area protetta.

    Un ponte di legno porta sulla rocca tufacea di San Giuliano, ove sorge la piccola chiesa medievale omonima, anch'essa in tufo, oltrepassando la quale si giunge ad un punto panoramico affacciato sul sottostante vallone.

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