
La DOC "Vignanello" è riaservata ai vini ottenuti con la seguenti composizione ampelografica: "Vignanello" bianco: Trebbiano Toscano e Trebbiano Giallo (60-70%); Malvasia di Candia e Malvasia del Chianti (20-40%); altri vitigni a bacca bianca, classificati "idonei per la coltivazione", fino ad un massimo del 10% "Vignanello" rosso e rosato: Sangiovese (40-60%); Ciliegiolo (40-50%); altri vitigni a bacca rossa, classificati "idonei per la coltivazione", fino ad un massimo del 20%. "Vignanello" Greco: Greco (minimo 85%); altri vitignia bacca bianca, classificati "idonei per la coltivazione", fino ad un massimo del 15%.
L'areale di produzione rientra nella zona collinare dei monti Cimini con terreni di origine vulcanica e un clima mite e favorevole alla coltivazione della vite. Qui la produzione viticola è sicuramente antica, anche se i primi documenti ufficiali che ne attestano l'esistenza risalgono solo al 766 d.C. Il toponimo stesso, che richiama il termine "vigna", lascia presupporre il forte legame esistente tra borgo e coltura viticola.