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9 Luglio 2021

LA COSTITUZIONE DEL CONSORZIO AGRO FORESTALE VALLE DEL TEVERE SORATTE

Costituzione

Del Consorzio Agro Forestale Valle del Tevere Soratte

 

     In data 24.06.2021 è stato costituto, presso la Riserva regionale Nazzano Tevere Farfa, il Consorzio Agro Forestale Valle del Tevere Soratte nell’ambito di un progetto ad ampio spettro improntato sul rilancio agro – silvo – pastorale dell’intero territorio della Valle del Tevere.   

     Alla costituzione, a rogito del Notaio Natalia Roldan Alzate del distretto notarile di Viterbo e Rieti,  hanno preso parte, in veste di soci fondatori, oltre alla stessa Riserva Regionale Nazzano Tevere Farfa, in persona del presidente Dario Esposito, anche il Comune di Sant’Oreste, in persona del Sindaco Valentina Pini, il Comune di Civitella San Paolo, in persona del Sindaco Basilio Rocco Stefani, e l’Università Agraria di Nazzano, in persona del Presidente Fulvio Perini.

    Il Consorzio Agro Forestale Valle del Tevere Soratte nasce con lo scopo principale di esercitare la gestione associata dei beni forestali e dei terreni agricoli di proprietà di soggetti pubblici e privati, nonché di quelli amministrati dalle università agrarie e dagli altri enti esponenziali delle collettività titolari dei diritti di uso civico.

    Il progetto per la costituzione del Consorzio è iniziato nel 2016, attraverso l’idea portata avanti con instancabile impegno dal dott. Domenico Genovesi, quest’ultimo responsabile agronomico della stessa Riserva regionale Nazzano Tevere Farfa. Hanno poi contribuito al suo sviluppo e alla sua attuazione l’avv. Matteo Silvestri Mancini, specializzato in diritto agroalimentare e forestale, il dott. agr. Francesco Candi, esperto di piani di sviluppo rurale e di finanziamenti all’agricoltura, ed il perito demaniale dott. agr. Alessandro Alebardi, quest’ultimo incaricato per conciliare le  funzioni del consorzio con la gestione dei demani collettivi e dei beni di uso civico presenti nel territorio.

    La costituzione del Consorzio esprime in sé la rinnovata visione multifunzionale del bene bosco, consacrata nel recente d.lgs. 3 aprile 2018, n. 34 (Testo unico in materia di foreste e filiere forestali), secondo la quale il bosco non è più considerato solo come un bene produttivo ma racchiude in sé valori costituzionali superiori quali quelli ambientali, paesaggistici e culturali.

     Proprio il diretto coinvolgimento dei più rilevanti enti presenti nella Valle del Tevere è un chiaro indice rivelatore della volontà dei fondatori di perseguire un obiettivo che va oltre la semplice gestione forestale, rappresentando piuttosto un programma condiviso di rilancio dell’economia rurale della zona improntata ai principi della salvaguardia ambientale e della sostenibilità.  

    Infatti, accanto alle tipiche competenze forestali (quali la promozione delle gestione forestale sostenibile, la tutela idrogeologica dei suoli, il miglioramento fondiario) il Consorzio persegue l’obiettivo dichiarato di fornire un concreto contributo allo sviluppo locale di iniziative agricole attraverso la promozione di attività imprenditoriali ed il recupero dei terreni abbandonati. In particolare, è interesse del Consorzio rendersi promotore di produzioni agricole di qualità e a basso impatto ambientale, possibilmente attraverso la costituzione di filiere corte incentrate sul territorio e sulla riscoperta delle lavorazioni tradizionali. Tra le varie produzioni da riscoprire, un ruolo primario è stato riconosciuto alla cerealicoltura e all’olivicoltura le quali hanno caratterizzato il passato della zona ma che possono senz’altro costituire un valida base per il rilancio di un’economia futura incentrata sulla sostenibilità e sul rispetto ambientale.

     Sempre in riferimento alle funzioni svolte in favore del territorio, il Consorzio è stato costituito anche per fornire agli agricoltori un concreto aiuto ai problemi connessi alla gestione della fauna selvatica. Questo vale soprattutto per quelli che riguardano la diffusione incontrollata del cinghiale. Anche nella Valle del Tevere i danni provocati da questa specie costituiscono una delle principali criticità per lo sviluppo di iniziative imprenditoriali agricole proprio in ragione della mancanza di programmi efficaci connessi alla sua gestione e al suo contenimento. Ebbene, in questo contesto si inserisce il Consorzio agro forestale con l’obiettivo di fornire soluzioni reali agli agricoltori della zona, attraverso la predisposizione di misure, di studi e di piani di intervento diretti a garantire il controllo della specie e la prevenzione dei danni provocati alle risorse agricole e ambientali.

     Il Consorzio opera in un territorio storicamente interessato dai beni di proprietà collettiva e di uso civico. L’attività consortile è stata attentamente delineata per rispettare appieno l’esercizio di questi diritti, al punto che l’ente si impegna ad agire nell’interesse delle collettività di riferimento e ad indirizzare la sua attività alla salvaguardia e al miglioramento di questi patrimoni storici ed ambientali.

     Accanto alle funzioni prettamente operative connesse alla gestione del territorio, si aggiungono quelle di formazione degli operatori forestali, di sperimentazione forestale e, non da ultime, anche quelle didattiche volte alla promozione della conoscenza dei boschi e della loro salvaguardia.

     Con riguardo a quest’ultime, il Consorzio è investito del ruolo di promotore attivo della cultura forestale e dell’educazione ambientale, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza della collettività sull’importanza dei boschi, quest’ultimi intesi come patrimonio naturale comune da preservare per le generazioni future.      

    Tra le diversificate funzioni consortili, non poteva mancare anche l’interessamento per il turismo della Valle del Tevere, non fosse altro che quest’ultima vanta molteplici bellezze non solo naturali, ma anche storiche e culturali ben tangibili nei pittoreschi borghi e paesi presenti nel territorio.

    È chiaro che in un contesto simile l’attività del consorzio non poteva non interagire anche con il turismo e la sua promozione. In particolare, lo sviluppo e la conservazione dei paesaggi rurali quali quelli presenti nella Valle del Tevere, deve necessariamente partire da un efficace coordinamento tra l’agricoltura ed il turismo. Proprio questa consapevolezza ha portato i fondatori ad attribuire al Consorzio il compito di rendersi sostenitore del turismo rurale, ossia di quel turismo che è strettamente collegato ai territori agricoli e che ne incentiva la riscoperta anche per quello che riguarda le risorse enogastronomiche.

    Date le ampie funzioni esercitate dal Consorzio agro forestale, è evidente che l’augurio dei costituenti è quello che si tratti di un progetto capofila, in grado di ispirare la nascita di altre iniziative simili all’interno del territorio della Regione Lazio.

    In conclusione, la costituzione del Consorzio rappresenta un valido strumento non solo per dare corso ad una gestione attiva delle risorse forestali presenti nella Valle del Tevere, ma, in generale, per conseguire il rilancio agro-silvo-pastorale del territorio, costituendo una concreta opportunità per avviare un processo di rinnovato sviluppo dell’area partendo proprio dalla valorizzazione delle risorse rurali. 

 

 

 

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