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14 Giugno 2017

La Riserva del Navegna Cervia accessibile con il progetto INAN di pet therapy

“Supportati in modo encomiabile dall’ornitologo Maurizio Sterpi e dai guardiaparco Antonio Orfei e Massimiliano Salvatori i nostri studenti hanno enormemente beneficiato dell’opportunità a loro offerta. Anche quelli con maggiori difficoltà hanno potuto svolgere interamente le attività proposte”. 
Così scrive il prof. Settimio Adriani, coordinatore del progetto INAN, esprimendo il ringraziamento alla Riserva Monti Navegna e Cervia per l'attività svolta con una classe del suo Istituto.
“Un messaggio di questo tenore fa piacere in ogni caso, quando però fa riferimento ad un progetto speciale quale quello della inclusione di alunni con diverse abilità ci rende ancor più soddisfatti, rafforza ancor più la motivazione di chi si impegna nel proprio lavoro e costituisce un esempio di buona pratica per la pubblica amministrazione”- è il commento del direttore della Riserva naturale dr. Luigi Russo.
Il progetto, a cui si riferisce il prof. Adriani nella nota riportata, è denominato con l’acronimo INAN che sta per INclusione con gli ANimali, e consiste nel consentire anche agli alunni più fragili di praticare esperienze di educazione ambientale e di fruizione delle bellezze naturali.
Cosi un gruppo di studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Luigi di Savoia” di Rieti, accompagnato dai rispettivi insegnanti di sostegno hanno realizzato una esperienza singolare: quella di partecipare a due giornate di educazione ambientale tenutesi rispettivamente nell"AULA VERDE" di Vallecupola e Monte Antuni nella Riserva Naturale, Monti Navegna e Cervia. 
Gli studenti hanno potuto vivere un''esperienza di monitoraggio naturalistico osservando l’aquila e conoscendo le tecniche messe in campo per monitorare la presenza del lupo. Hanno inoltre effettuato una esperienza di “pet therapy” con l’ausilio di un cane non udente, amabilmente guidato dalla volontaria del servizio civile Alice Barbone.
“Si tratta di un risultato molto incoraggiante – conclude il direttore Russo – perché il tema dell’accessibilità vale a dire di rendere fruibile ed aperta l’area protetta, soprattutto queste caratterizzate da un ambiente montano, è un tema di grande attualità sul quale questa Riserva, anche grazie ad esperienze come questa, intende spendersi. Certamente tutto diventa possibile e più agevole quando ci si trova con gruppi di sostegno particolarmente motivati e capaci come questi che abbiamo visto all’opera nel progetto dell’Istituto Luigi di Savoia cui va espresso apprezzamento per la cura e la professionalità dimostrate. Come pure apprezzamento va espresso alla dirigente scolastica prof.ssa Mariarita Pitoni per la capacità di interazione impressa all’Istituto Superiore ”
Da rilevare l’esito particolarmente positivo del progetto di interscambio tra scuola ed area naturale protetta che solo nel corrente anno scolastico ha consentito l’effettuazione di un notevole numero di iniziative utili a favorire l’accumulo di competenze e di interscambi di estrema utilità per la formazione dei più giovani.

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