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ANFIBI E RETTILI

della RISERVA NATURALE MONTI NAVEGNA e CERVIA distribuzione, ecologia e gestione

  • Anno: 2014
  • Pagine: 64
  • Autore: Daniele Salvi, Andrea Pieroni, Marco A. Bologna

L’AREA DI STUDIO​
La Riserva Naturale Regionale Monti Navegna e Cervia La Riserva Naturale Regionale dei Monti Navegna e Cervia, situata nella provincia di Rieti, è stata istituita nel 19881 con l’obiettivo di tutelare il paesaggio vegetale montano dei due massicci montuosi del Navegna e del Cervia.  Inizialmente il perimetro tutelato comprendeva parte dei territori dei Comuni di Marcetelli, Varco Sabino e Collegiove; successivamente nel 1997, la Riserva è stata ampliata2 con l’adesione dei Comuni di Ascrea, Castel di Tora, Collalto Sabino, Nespolo, Paganico Sabino e Roccasinibalda, fino a raggiungere l’estensione attuale di 3.600 ha. Nonostante la modesta estensione, la Riserva si caratterizza per la presenza di paesaggi eterogenei, frutto delle peculiarità climatiche, geomorfologiche e vegetazionali, ma anche della presenza dell’uomo. Sono presenti faggete e querceti misti nei boschi submontani e montani, i pascoli cespugliati che si stanno trasformando in giovani boschi a seguito di processi di successione ecologica, le praterie secondarie sommitali, derivanti da antichi disboscamenti, i castagneti da frutto con individui plurisecolari, le pareti carbonatiche che fanno da cornice ad alcuni torrenti, per finire con il “paesaggio delle dighe” originato dalla costruzione, alla fine degli anni ’30 del secolo scorso, dei bacini idrici artificiali del Salto e del Turano. Le caratteristiche salienti della Riserva sono il basso livello di antropizzazione del territorio e l’ampia diffusione dei boschi: ben il 71% della sua superficie è infatti ricoperto da formazioni forestali. Il territorio dell’area protetta è compreso all’interno dei bacini idrografici del Fiume Salto e del Fiume Turano (fino ad includere una piccola porzione del lago del Turano), con un’altimetria che varia dalla quota più bassa, registrata a livello delle acque del Turano (circa 520 metri s.l.m.), alla vetta del Monte Navegna (1508 metri s.l.m.). La Riserva è caratterizzata a nord dai rilievi del Monte Navegna e del Monte Filone (1329 metri s.l.m.) e a sud, separato dal Fosso dell’Obito, dal Monte Cervia (1438 metri s.l.m.), costituito da un’estesa dorsale montuosa che viene interrotta dalle profonde gole del Fosso di Riancoli. A sud di questa stretta valle è situato il Monte San Giovanni (1021 metri s.l.m.). I rilievi del Monte Piano che raggiungono 1130 metri s.l.m e circondano il paese di Nespolo, costituiscono un settore separato della Riserva e segnano il confine regionale con l’Abruzzo.  Il clima è tipicamente temperato con temperature medie annue comprese tra 9 e 12 °C, con mesi invernali relativamente freddi. Essendo la temperatura funzione del gradiente altitudinale, nelle zone sommitali dei due principali massicci montuosi le temperature medie annuali sono comprese tra 7,5 e 8,7 °C. L’andamento delle precipitazioni è a regime appenninico, con un massimo autunnale in novembre ed un minimo estivo concentrato in luglio-agosto; le precipitazioni medie annue sono comprese tra 1160 e 1558 mm.

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