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CAI 343 Collegiove - Incrocio s. 342 x M.Cervia

Il sentiero ha inizio a Collegiove (m 1015) poco prima dell'ingresso nel centro storico e arriva sulla cima del Monte Cervia (m 1438).

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    punto di partenza del percorso
  • Quick info

    • Difficoltà: E
    • Durata: 1h e 30m
    • Distanza: 2,1 Km
    • Dislivello in salita: 405 m
    • Dislivello in discesa: 15 m
    • Tipologia: A piedi

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    Accessibilità: non accessibile a passeggini e persone in carrozzina, non presenti dispositivi di orientamento per non vedenti e ipovedenti;

    Punti di partenza: nel paese di Collegiove;

    Punti di arrivo: cima del Monte Cervia;

    Segnaletica: sia orizzontale che verticale;

    Area di sosta:  non è presente l'area di sosta;

    Punto di ristoro: solo alla partenza dove è presente un Bar;

    Alloggi: non ci sono rifugi o alloggi;

    Puinti d'acqua: Non ci sono punti d'acqua;

    Periodo consigliato: tutto l'anno tranne i periodi di neve abbondante;

    Punti di interesse: la faggeta;

    Punti informazione: non ci sono punti d'informazione.

     Venendo da Marcetelli, poco prima del centro storico di Collegiove, si imbocca a destra un sentiero che passa in mezzo a due stalle (segnalato dalla bandierina in vernice bianca e rossa). Per parcheggiare le auto è però consigliabile proseguire nella strada provinciale per qualche decina di metri fino ad incrociare, a destra, la carrareccia per Madonna di Monte Cervia, che costituirà la via del ritorno nel caso si decida di effettuare l’escursione ad anello (si veda la descrizione del sentiero n. 344); in questa sterrata uno slargo consente il posteggio.
    Imboccato il sentiero si sale sul versante orientale del Monte Cervia, attraversando un’ampia zona caratterizzata da pascolo cespugliato.
    Superata la località di Pozzo della Calcara, il sentiero penetra all’interno della faggeta che ricopre il versante orientale della dorsale montuosa, qui la salita si fa più ripida e tortuosa. Usciti dal bosco si raggiunge un’ampia radura prativa presso la Valle di Varco (m 1366).
    Da qui, dirigendosi a sinistra, si prosegue la salita in una prateria pascolata, intervallata da cespuglieti e alcuni alberi isolati, tra i quali spicca un faggio secolare avente un notevole diametro del fusto. Di una certa rilevanza su alcuni grandi macigni è la presenza del ranno spaccasassi, un piccolo arbusto tipico delle rupi calcaree, piuttosto raro nel Lazio.
    Il tracciato in quota offre numerosi punti di vista panoramici sia sulla Valle del Turano che sulla catena del Monte Velino.
    Una volta raggiunta la cresta (facendo sempre attenzione a seguire i segni in vernice) si procede in direzione sud, fino alla cima del Monte Cervia (m 1438); continuando invece il cammino lungo cresta e tenendo la cima del monte alla nostra sinistra, si raggiungerà la Croce del Monte Cervia (m 1394) e successivamente la Vena Maggiore (m 1370) (si veda la descrizione del sentiero n. 344).