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CAI 315 Orvinio - S. M. Piano (B-CNP)

Orvinio - S. M. Piano

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  • Quick info

    • Difficoltà: T
    • Durata: 1h e 30m
    • Distanza: 4 Km
    • Dislivello in salita: 150 m
    • Dislivello in discesa: 150 m
    • Tipologia: A piedi, A cavallo, In bici, Altro

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    Cai 315 Orvinio - S. M. Piano (B-CNP)

     

    L’anello per Santa Maria del Piano parte dalla Piazza dei Caduti di Orvinio. Percorsa una breve stradina cementata in discesa, si superano le ultime case del paese e ci si incammina su un sentiero che, dopo un tornante, giunge ad un ponticello. Oltrepassato il Fosso di Valle Scura si giunge su di una carrareccia che si prende a destra in direzione est. Sulla sinistra si può ammirare una modesta dolina carsica. Dopo circa 800 m, in prossimità di un rimboschimento di pini e abeti, si ignora uno stradello proveniente da sinistra e si prosegue dritti in direzione sud-est. Da qui, si apre uno scenario molto suggestivo sulla cosiddetta “Valle Muzia” (nome probabilmente derivante dalla famiglia Muti), un modesto pianoro tra i 600 e 700 m ricco di sorgenti e specchi d’acqua.  Da qualsiasi punto lo si guardi, questo luogo rappresenta sempre un territorio di frontiera tra il Ducato longobardo di Spoleto e l’Impero bizantino di Roma. Dopo 400 metri, si giunge a una radura dove si elevano i resti della medievale abbazia di Santa Maria del Piano, la cui scarna e armonica facciata e il profilo allungato del campanile romanico spuntano dalla vegetazione. In questo luogo sacro sembra che il tempo si sia fermato prima del suo declino. Ci si avvia sulla strada del ritorno, prendendo lo stradello che, verosimilmente, in passato doveva costituire la via di accesso principale al monastero abbaziale, di cui ci resta un tratto basolato con pietre locali. Il sentiero transita all’interno di una valletta tra il Monte Campuni  e il Colle Favito (ove sono presenti dei resti storico-archeologici sul lato nord), prima di uscire dal bosco e scorgere nuovamente la fiabesca Orvinio. Il sentiero ripercorre in parte il Cammino di San Benedetto che, partendo da Norcia, giunge a Montecassino passando proprio di qui.